di Giulia Reale | 28 Gennaio 2018
Sono stati formalmente avviati nel Comune di Novoli i tirocini dei beneficiari SIA/ReD e Reddito di Dignità, le misure che la Regione Puglia ha avviato sul territorio come attività di contrasto al disagio socio-economico e all’emarginazione sociale, all’interno del Sostegno per l’Inclusione Attiva promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. A beneficiare del provvedimento sono cinque unità, assegnati nelle tre sedi dell’Ente nord-salentino: tutti, infatti, da qualche settimana svolgono servizi mirati alla corretta gestione e valorizzazione delle strutture pubbliche, nell’ambito di un progetto di sussidiarietà che, oltre alla valenza sociale e lavorativa, mira a ricollocare i tirocinanti nel mercato del lavoro. Di fondamentale importanza per la riuscita dello stesso è l’apporto dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Sozzo, cui sono affidate sia l’esecuzione dei lavori che la fornitura dei materiali, nonchè l’organizzazione logistica dei lavoratori in sinergia con il tutor, avvocato Luigi Mangia.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Gianmaria Greco, si dimostra soddisfatta.
«Questo progetto inclusivo – dichiara il consigliere con delega alle Politiche Sociali, Katia Cosma – ci permette di sostenere cinque soggetti in particolari condizioni economiche e sociali. Grazie a questa misura di sussidiarietà della Regione Puglia e alle varie attività svolte all’interno degli uffici comunali, infatti, sarà possibile acquisire e consolidare competenze che, una volta terminato il percorso dei tirocini, faciliterebbero il reinserimento socio-lavorativo dei soggetti beneficiari».
Diverse le attività finora svolte, in ausilio agli uffici della sede municipale centrale di piazza Aldo Moro e della sede distaccata di via Pendino, come anche in altre strutture comunali tra cui il Centro Culturale Tarantini di via Lecce o gli edifici scolastici di via dei Caduti e via Montale e le tensostrutture di via Salice e via Condorelli. Si va dalla manutenzione degli immobili di proprietà comunale alla riqualificazione ambientale degli stessi, con attività di cura e gestione del verde pubblico degli spazi esterni oppure nei parchi del centro abitato; fino a servizi di emergenza, solidarietà ed assistenza a cittadini o nuclei familiari indigenti.
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