di Irene Strafino | 07 Dicembre 2018
Durante il Consiglio Comunale del 22 novembre, i consiglieri comunali del gruppo Veglie Bene Comune chiedevano, con una mozione, di deliberare una dichiarazione di intenti, che sarebbe stata inviata in Regione, con lo scopo di ottenere il riconoscimento dell’area di Lupomonaco quale sito di interesse comunitario. La necessità del riconoscimento SIC di Lupomonaco al fine di poter concorrere all’assegnazione di finanziamenti era stata già ribadita dal Sindaco Paladini, nel consiglio comunale del 19 aprile 2018.
Il gruppo Veglie Bene Comune in un comunicato ha espresso la proprio opinione sulla questione: «Il sindaco di contro faceva allegare alla mozione un parere tecnico di diniego, lacunoso ed omissivo delle richieste della Regione. Sempre il sindaco, ormai noto per la sua congenita abilità di rinnegare all’uopo se stesso, dava disposizioni alla sua maggioranza di respingere in toto la mozione SIC Lupomonaco. Poiché parliamo di una disposizione insensata non c’è stato pericolo che i consiglieri di maggioranza disobbedissero, ad eccezione di un imbarazzato assessore all’ambiente Stefanizzi! Ci chiediamo, perché il sindaco di Veglie è di fatto contrario alla valorizzazione della macchia di Lupomonaco (Belmonte)? Veglie ha perso l’ennesima occasione, speriamo non definitivamente, di vedere realizzato o riconosciuto qualcosa di importante sul proprio territorio, grazie ad un sindaco contraddittorio che, ormai privo di credibilità al cospetto dei suoi concittadini, farebbe meglio a dimettersi per conclamata incapacità amministrativa».
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