di Irene Strafino | 19 Gennaio 2019
La libera Associazione “Rete Indipendente” fondata lo scorso dicembre da un gruppo di ragazzi, con lo scopo di far ritrovare l’amore per il Comune di Veglie, cominciando da uno spazio dedito ai più giovani e proprio in quest’ottica, porta alla luce il fatto che Veglie abbia diversi edifici di proprietà comunale, come Casa Tramacere, il Convento dei Francescani, la vecchia Chiesa di Santo Stefano, l’ex Municipio di Largo Parco delle Rimembranze, la Zona Industriale, i quali però, restano inutilizzati. L’Associazione si pone quindi come obiettivo quello di mettere a disposizione proprio questi spazi comunali, per attività culturali e partecipative, per proporre un punto di raccolta per tutte le associazioni e per promuovere un dialogo costruttivo tra le varie realtà associative, producendo così una crescita nell’ambito culturale all’interno del paese. L’Associazione propone poi l’eliminazione del contributo fisso per l’utilizzo della Sala Conferenze posta all’interno della Biblioteca Comunale, che allo stato attuale deve essere versato obbligatoriamente anche dagli enti e dalle associazioni senza scopo di lucro e si augura che l’amministrazione colga l’iniziativa regionale, finanziata con i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, denominata “Luoghi Comuni”, progetto che offre la possibilità di valorizzare il patrimonio pubblico sottoutilizzato, consentendo ai giovani pugliesi di rispondere attivamente alle esigenze delle comunità locali.
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