di Pierluigi Persano | 06 Novembre 2023
A distanza di 37 anni stava per ripetersi l’impresa all’Olimpico, con il Lecce che fino al 90′ stava per portare via i tre punti dalla Capitale con una prova di personalità e coraggio. Ma il calcio sa essere uno sport crudele, e in un finale assurdo quella che poteva essere una vittoria storica si è trasformata in una delusione difficile da dimenticare.
Dopo un solo giro d’orologio Dybala conquista un calcio di rigore dopo il tiro deviato di mano da Baschirotto, ma Lukaku dal dischetto si fa ipnotizzare da Falcone che gli nega il vantaggio. La Roma attacca a testa bassa, ma riesce a creare pericoli soltanto con le conclusioni da fuori di Aouar e Dybala. Poi il Lecce esce allo scoperto, e gioca una gara a viso aperto in ripartenza creando qualche grattacapo alla difesa capitolina.
Nella ripresa i salentini giocano con molta più qualità, e in contropiede segnano il gol del vantaggio con gli esterni: Banda lascia sul posto Mancini, entra in area e serve Almqvist che di sinistro batte Rui Patricio e al 71′ fa esplodere la gioia dei 3500 tifosi leccesi all’Olimpico.
La Roma si sbilancia con cinque attaccanti in campo, ma rischia di subire il colpo del ko con il diagonale di Strefezza di poco fuori.
Poi succede di tutto nel recupero. Al 91′ Zalewski sulla sinistra mette al centro un cross che trova il preciso inserimento dell’iraniano Azmoun, che di testa trova il gol del pareggio. Al 94′ arriva addirittura la beffa con Lukaku che elude Touba e segna il gol della vittoria che regala il successo alla squadra di Mourinho.
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