Football Guagnano 2008, Sport /
di Enrico Civino | 23 Febbraio 2014
RUFFANO | Pomeriggio soleggiato e vento debole con 14 gradi di temperatura, terreno di gioco in buone condizioni. Guagnano che aspira ai play-off e Ruffano che vuole allontanarsi dalla zona play-out. PRIMA FRAZIONE: 17’ e 28’ due palle gol sprecate dallo straniero del Guagnano ed ancora un salvataggio incredibile di Mummolo, allo scadere del tempo, sugli avanti del Ruffano che ferma il risultato sullo 0 a 0. SECONDA FRAZIONE: 10’ Pizza A. effettua un allungo fi 70 metri lungo l’out destro poi serve un assist per Ponzo che non ha difficoltà a realizzare l’1 a 0 per il Ruffano. Il Guagnano cerca, con ardore ed insistenza, la rete del pari e rischia di riuscirci con Tondo che lo sfiora con un tiro, sotto porta, che sbatte incredibilmente sulla traversa e perdendosi poi sul fondo. LA PARTITA: Un Guagnano sprecone perde sul campo del Ruffano e vede complicarsi i piani playoff.
L’ANALISI: una settimana dopo aver spezzato la serie di vittorie della capolista ed avergli fatta perdere la testa della classifica spezza la propria sicurezza pur effettuando una bella e significativa gara sul campo del Ruffano. La Tondo-band cade ai piedi di un ottimo Ruffano (0-1), ed conserva sempre il sesto posto in classifica a tre punti dai play-off. I due eventi sono strettamente collegati perché hanno pesato tremendamente le assenze di Simmini, per scelta tecnica, e Mello, nei guai con il virus influenzale, ed il nuovo modulo di gioco: disastroso Tondo che ha provato a riempire parte del vuoto lasciato dagli attaccanti, uno solo per la verità (il senegalese) e sbagliando un clamoroso goal per il pareggio che sarebbe stato più che meritato. Troppo tardi sono stati inseriti Resinato, Gigante e Leone non in perfetta forma. Il generosissimo Leone ha diritto a sacrosanta stanchezza, non gioca dalla prima giornata di campionato. Emergenza Guagnano: Con le assenze Tondo si è arrangiato r c’è da considerare anche il cambio di modulo passato dal 4-3-3 al 4-5-1-1. Forse ha protetto di più la squadra tatticamente, data l’emergenza, ma ha rinnegato la tattica che è nelle corde di questa squadra il messaggio di coraggio è venuto meno e cioè il tridente. Stavolta premunirsi non ha pagato. Questa Guagnano, quando raccoglie le forze e dà il massimo, può giocarsela con chiunque, la partita di domenica scorsa spiega perché, sulla lunga durata, i rossazzurri meritano i favori del pronostico per i play-off: perché hanno ricambi affidabili, più tenuta atletica (data anche dall’età dei ragazzi) e una maggiore facilità di manovra che il Guagnano continua a sviluppare quasi solo in attacco. Mesagne, SudSalento e Minervino, forti di un’identità di gioco che il Guagnano trasformista deve ancora guadagnare, se ne sono andate ormai, si deve guardare solo al quinto posto. Ruffano perfetto: il Ruffano di Oliva è stata perfetto nella sua mediocrità. A tratti sembrava la miglior versione del Guagnano: saggio ad attendere e letale a colpire ripartendo (devastanti Pizza e Ponzo) e un portiere che para quasi tutto (Verrazza). Esagerato paragonare il Ruffano a una squadra di vertice? Voi cosa dite? Tondo decide per il ripiego cautelativo nel 3-5-2, ma la squadra, fino a ieri, ha giocato con tre punte (4-3-3). Savoia resta a centrocampo. Oliva ha costruito il match su due idee dominanti. Prima: tratteniamo l’istinto che, per costituzione, induce il Ruffano ad aggredire gli ospiti nel loro fortino. Stavolta aspettiamoli. Regalare spazi per ripartire a Resinato e Diaw, ma oggi Francesco era in panchina, è come mettergli in mano la pistola per sparare. Seconda idea: appena si può, ripartiamo lesti, preferibilmente sulle fasce che la mediana fa fatica a coprire. Così il Guagnano prende subito il pallino e abbozza qualche pericolo, ma la prima volta che il Ruffano allunga il collo oltre la metà campo, passa in vantaggio. È Paiano che affonda a sinistra, dove Bigazzi, mal protetto, faticherà tanto. Sul cross, in beata solitudine al centro dell’area, spunta Ponzo ed è 1 a 0 (10’). La reazione del Guagnano è furibonda ma approda solo all’azione che Tondo fallisce clamorosamente sotto porta. Il povero Abib, che spesso giostra da vero trequartista, arretra spesso per ricucire. I Tondo-boys riescono ad avvicinare l’area perché il Ruffano, come abbiamo detto, decide di aspettare sotto le sue mura, ma lo fa scientificamente, per compattare le due linee e impedire ad Abib, poi supportato da Lorenzo Leone e Francesco Resinato, di triangolare negli spazi come ama. Infatti i tre si cercano e non si trovano in un bosco di Ruffanesi. Ogni volta che il Ruffano si allungava, poteva far male. Qui molti ipotizzano il copione della grande che sorpassa la piccola spaventata dal pareggio. Ma una vera grande non si lascia strappare la partita, per quanto stanca e incerottata. Tondo pesca quel che può dalla panca, ma non va oltre l’occasione di Tondo. Siamo rimasti sempre li in classifica. Vista così fa un po’ meno male. Forse. L’ARBITRO: NASCA – Ha arbitrato bene, non facendosi notare.
I tabellini della gara:
RUFFANO-GUAGNANO 1–0 (0-0)
RUFFANO: (4-4-1-1) 1 Verrazza; 2 Margarito, 3 Paiano, 4 Leopizzi, 5 Gravante, 6 Pizza A; 7 Diouf, 8 Riccardo, 9 Pizza R, 10 Colella (17 Cavalera), 11 Ponzo (18 Leggio). A disp.: 12 Falco, 13 Rillo, 14 Gravante, 15 Carangelo, 16.Nestola. All.: Oliva
GUAGNANO: (3-5-1-1) 1 Mummolo; 4 Tondo, 5 Ricciato, 6 Casaluci; 2 Bigazzi (17 Leone), 7 Scarpello, 8 Chirivì, 10 Mele, 3 Pendinelli (18 Resinato); 9 Savoia (16 Gigante); 11 Diaw. A disp.: 12 Miccoli, 13 Maruccia, 14 Simmini, 15 Marenaci. All.: Tondo.
RETI: 55’ Ponzo.
ARBITRO: Nasca di Bari.
NOTE: Spettatori: 250 circa. Angoli: 7 a 4 per il Guagnano. Recupero: 1’ e 3’.
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