di Valentina Perrone | 12 Marzo 2014
GUAGNANO | “Raccolta differenziata: cronistoria di un fallimento annunciato”. È così che il gruppo consiliare de “L’Altra Primavera” ha scelto di intitolare la minuziosa analisi che dà forma al volantino distribuito in questi giorni nelle case dei guagnanesi. L’intento è di fornire quanti più dettagli possibili in merito all’evoluzione, in termini di costi e contenuti, del servizio di raccolta differenziata, svolto dal 2006 ad oggi. «Le informazioni raccolte – dichiara il capogruppo de “L’Altra Primavera” Gianvito Rizzo – serviranno ai nostri concittadini per comprendere appieno le cause dell’insuccesso, durato ben sette anni, della raccolta differenziata sul nostro territorio». L’indagine ha preso avvio lo scorso gennaio, all’indomani dell’accoglimento, da parte dell’Amministrazione attuale, della richiesta di revisione prezzi in favore dell’impresa che svolge il servizio di raccolta. Si legge nel documento: “Nel nostro Comune, dove la raccolta è differenziata nelle case dei cittadini e indifferenziata appena esce fuori di casa (l’umido, come si sa, è stato fino al 17 febbraio 2014 conferito in discarica e non nel sito di compostaggio), la tariffe della TARES, applicate e pagate sono state tra le più alte e contestate di Puglia […]. La suddetta revisione dei prezzi comporterà prossimamente, per le famiglie guagnanesi, un pesante salasso”. Secondo i promotori dell’indagine, pertanto, risulta opportuno bloccare quanto prima il pagamento della revisione, alla luce di tutta una serie di ragioni che essi dettagliatamente descrivono all’interno del volantino, tra cui la diminuzione (dal 2006 ad oggi) della popolazione e delle attività economiche a Guagnano e a Villa Baldassarri e la crisi economica che ha drasticamente ridotto i consumi e i conseguenti rifiuti prodotti. «Dopo aver appreso della nostra iniziativa – continua Gianvito Rizzo – dal 17 febbraio scorso i cittadini guagnanesi hanno ricevuto nuovo materiale su come differenziare. Inoltre, l’Amministrazione si è finalmente attivata per individuare un sito dove conferire l’umido evitando che andasse a finire in discarica. Noi tutti esprimiamo la nostra soddisfazione per aver contribuito con la nostra azione al raggiungimento del predetto risultato e invitiamo i cittadini ad impegnarsi sempre di più, anche al fine di scongiurare la famosa ecotassa annunciata dalla Regione Puglia».
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