di Valentina Perrone | 28 Aprile 2014
GUAGNANO | Si è svolta nella mattinata di oggi la visita di Antonio Lerario, il presidente del Centro Nazionale della Bontà che lo scorso 24 marzo a Roma ha visto protagonisti gli alunni guagnanesi della quinta classe della scuola primaria di via Provinciale. Risale a quella data, infatti, la cerimonia di consegna del Premio Nazionale della Bontà “Livio Tempesta” conferito ai piccoli protagonisti per l’altruismo e la solidarietà manifestati nei confronti di un compagno disabile. La prima tappa della visita odierna è stata proprio l’istituto premiato, dove ad accogliere il presidente e la moglie, oltre agli alunni e al personale della scuola, c’erano il sindaco di Guagnano Fernando Lone e il delegato all’istruzione Salvatore Cremis. «In questa scuola – ha detto Lerario – mi sento a casa mia, perché Livio Tempesta non è a Roma ma qui, nella sua piccola terra natia che oggi custodisce le sue spoglie. Sono io che ringrazio voi, per la vostra bontà meritatamente premiata, che per me, salentino come voi, è motivo di indiscutibile orgoglio». Lerario ha ricordato, altresì, come «il Premio della Bontà e il suo elevato valore formativo ed educativo siano ampiamente conosciuti dentro e fuori i confini nazionali, anche grazie all’operato del sindaco Leone che tanto ha fatto e continua a fare per la sua promozione e diffusione». Il sindaco, dal canto suo, non ha fatto mistero del suo impegno, sottolineando di «aver voluto fortemente la creazione di un legame diretto tra Roma, sede del Centro, e Guagnano, terra natia di Livio Tempesta a cui il Premio è dedicato, tenuto conto che parlare del piccolo Livio significa, inevitabilmente, parlare della storia di Guagnano». Livio Tempesta morì a Roma a soli 10 anni per un’improvvisa e devastante malattia. Nella sua breve vita ebbe modo di distinguersi per la profonda devozione verso Gesù Bambino e per i numerosi gesti di bontà che seppie compiere, infondendo coraggio e speranza a tutti coloro che ebbero l’onore di stargli accanto. Figlio di padre guagnanese, morì a Roma nel 1951 e da allora le sue spoglie riposano nella cappella della famiglia situata nel cimitero di Guagnano. La tappa successiva, pertanto, è stata proprio il cimitero guagnanese, dove gli ospiti e i ragazzi, accompagnati dal parroco di Guagnano don Salvatore Innocente, hanno reso omaggio al piccolo Livio con preghiere e poesie a lui dedicate, deponendo poi un fascio di fiori ai piedi del sepolcro. Da lì il gruppo si è diretto presso la sede dell’Istituto Comprensivo di Salice Salentino, a cui la scuola premiata afferisce in seguito all’avvenuto accorpamento. Momenti di festa e di ringraziamento, conditi da un susseguirsi di inevitabili emozioni, hanno allietato la visita del presidente Lerario, il quale ha sottolineato «la necessità, all’interno delle scuole, di contrastare fenomeni come il bullismo e la violenza, a favore della generosità, dell’altruismo e dei gesti positivi dei più giovani che vanno riconosciuti e orgogliosamente premiati». Erano presenti anche il dirigente scolastico Vito Albano e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Salice Margherita D’Amone. «È stato un impegno scolastico globale – concludono le maestre coinvolte – che ha voluto diffondere nei nostri ragazzi i valori fondamentali del vivere. Un impegno che non ha fatto fatica a compiersi, trovando terreno fertile nel cuore dei piccoli protagonisti già ampiamente predisposti ad aiutare il prossimo. Impariamo da loro la spontaneità del sostegno verso chi ha bisogno, che si manifesta in modo naturale e immediato sempre e comunque, indipendentemente da tutto».
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