di Emanuela De Blasi | 27 Dicembre 2015
Inaugurazione del Presepe vivente ieri sera a Salice Salentino alla presenza del Parroco Don Carmine Canoci e del Sindaco Giuseppe Tondo.
Terza edizione della commovente rievocazione storica della natività di Gesù Cristo, organizzata anche quest’anno dal Centro Sociale Parrocchiale “Don Mario Melendugno”.
La rappresentazione è frutto dell’intenso lavoro soprattutto dei volontari del Centro che da tempo si dedicano alla costruzione del Presepe e che da mesi lavorano senza sosta solo perché spinti dal messaggio di amore e di pace che scaturisce dalla capanna della natività.
Tra addetti alle scenografie, ai costumi, alle luci, ai suoni, alla sicurezza, lavorano circa 50 persone a partire dal presidente del Centro Rino Fantastico.
Oltre 200 invece i figuranti che, nelle diverse postazioni, popolano il presepe.
Novità anche nel percorso che i visitatori effettueranno quest’anno.
Si attraverserà prima l’antica Betlemme, dove si possono ammirare scene di arti e mestieri antichi per poi giungere al luogo mistico della Natività, che in questa edizione si incontrerà a metà percorso.
A seguire la Corte di Erode, l’Ufficio del Censimento e l’Accampamento Militare Romano, per arrivare poi ai giorni nostri.
Osservando le ambientazioni sembra quasi di fare un salto indietro nel tempo.
Dopo l’inaugurazione di ieri, altri 4 giorni di apertura per il presepe di Salice.
Le prossime date sono il 27 dicembre, l’1, il 3 e il 6 gennaio.
Il giorno 3 gennaio alle ore 18.30 ci sarà un intervento della classe 3 A della scuola primaria di Via Roselli durante il quale i bambini reciteranno alcuni passi della “Notte Santa” di Guido Gozzano.
Mentre il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, alle ore 16 partirà dal Centro Polifunzionale il corteo dei Magi a cavallo che, scortati dai soldati e accompagnati dai musici e dai pastori, giungeranno alle porte di Betlemme, attraverseranno le viuzze del villaggio, si fermeranno alla corte di re Erode proseguiranno lungo la piazza del Pretorio dove ha sede l’ufficio del Censimento e l’accampamento dei soldati per concludere il loro cammino dinanzi alla Capanna della natività.
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