di Emanuela De Blasi | 03 Gennaio 2016
Senza filtri le considerazioni del consigliere di opposizione di Salice Tonino Rosato che risponde alla maggioranza Tondo dopo le dichiarazioni del Sindaco apparse sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 23 dicembre.
Di seguito si riporta l’intervento integrale del consigliere Rosato.
«Violenza verbale e non solo, demagogia, strumentalizzazione fine a se stessa, volgari menzogne, davvero un triste spettacolo. C’era un tempo in cui la correttezza, la verità, la lealtà, il rispetto erano valori diffusi tra gli amministratori del nostro Comune, purtroppo in questi ultimi anni abbiamo assistito al degrado di questi valori. La sua demagogia e la sua supponenza sono direttamente proporzionali alla pesante crisi sociale ed economica del nostro paese, il nostro Comune e le nostre famiglie stanno pagando la sua incapacità amministrativa che lo ha visto da 30 anni a questa parte, protagonista principale di questo declino. Sembra davvero che il Sindaco viva in un altro mondo, in un’altra era così che qualcuno dovrebbe trovare il modo per svegliarlo da questo lunghissimo torpore.
Un sindaco sempre più in confusione totale, quello che ormai accortosi dell’evidente fallimento politico e amministrativo della sua esperienza, cerca, improbabili colpi di teatro per distogliere l’attenzione da quello che è il vero tema: il fallimento totale, suo e della sua amministrazione.
Quello che ci stupisce è la gravità di un simile comportamento, soprattutto quando proviene da una persona che dovrebbe rappresentare le nostre istituzioni comunali e che, con questo atteggiamento, sicuramente ha certificato, se ve ne fosse ancora bisogno, di non essere all’altezza. Stupefacente è come un uomo navigato di politica e pieno di “democrazia” cada così in basso e assuma simili comportamenti,
lui che per primo dovrebbe conoscere alla perfezione le regole di un vivere civile, lui che in qualità di Sindaco dovrebbe per lo meno tenere un tono più sobrio, lui che in politica da una vita dovrebbe conoscere non bene, ma di più, le regole del confronto e della dialettica politica questa che da sempre è confronto a volte duro se non durissimo ma che dovrebbe svolgersi sempre nel rispetto delle persone e dei ruoli di ciascuno. Un sindaco deve essere il sindaco di tutti e non solo di una parte,l’amministrazione non impone ma decide e propone, tenendo soprattutto conto delle esigenze e dei bisogni dei suoi cittadini.
Avremmo preferito che il Sindaco, a quanto pare “poco incline” al confronto, alle critiche e, soprattutto alla presenza di una opposizione viva e presente anziché offendere gratuitamente dei consiglieri il cui unico interesse è il bene del paese in cui vivono quotidianamente, si fosse preoccupato di risolvere concretamente i tanti problemi esistenti. Ma al nostro Primo cittadino, evidentemente la risoluzione dei problemi non interessa. Egli ha come unica e sola preoccupazione “la visibilità dei consiglieri di minoranza”. Saremmo stati felici di leggere, da un Sindaco e da un’Amministrazione comunale degni di questo titolo, una dichiarazione con cui si informano i cittadini, dell’operato svolto nel corso della legislatura. Al contrario, come spesso accade ormai, abbiamo assistito all’ennesimo intervento di bassissimo profilo ed utile solo ad alzare i toni dello scontro (cosa che sicuramente non giova alla crescita del nostro Paese). Ma questa è una QUESTIONE DI…. STILE… e il nostro è molto diverso».
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