di Pierluigi Pinto | 28 Marzo 2016
Se Italia-Germania 4-3, è entrata nella leggenda del calcio italiano, sabato una piccola pagina di storia calcistica leccese, è stata scritta. Stadio San Vito Gigi Marulla di Cosenza, 26 Marzo 2016, ore 14.30, undici cuori giallorossi scendono in campo ad affrontare i lupi della Sila calabrese, accolti da un pubblico calorosissimo che spera nell’impresa rossoblù, ma ne rimarrà deluso.
Il Lecce colpisce subito dopo soli 6 minuti, con Moscardelli, lesto a sfruttare un perfetto cross dell’uruguaiano Surraco, ieri in grandissimo spolvero.
Moscardelli e compagni riescono a portare subito la partita sul binario giusto, imprimendo sulla gara l’impronta della squadra giallorossa. Ma il calcio è bello perché è vario, infatti quando sembrava che la partita doveva prendere la stessa riga di quella giocata col Catanzaro, il Cosenza sfrutta un’indecisione del Lecce, che batte male un calcio d’angolo, permettendo ai calabresi di ripartire in contropiede e colpire senza pietà la porta difesa da Perucchini. Sembra una beffa per quello visto in campo fino ad allora, ma il Cosenza colpisce al primo vero affondo mentre il Lecce ha molto da recriminare nei primi 45 minuti di gioco, e infatti i calciatori leccesi escono dal campo a testa bassa.
Ma nel secondo tempo, il Lecce, parte subito convinto e sfiora subito il gol con Moscardelli, Lepore su punizione accarezza il palo, ma è tutta la squadra che ci crede e colpisce infatti con Surraco, servito da un irresistibile Doumbia, vera spina nel fianco per i calabresi. E qui l’orgoglio del Cosenza viene fuori, spinto da un caloroso pubblico, attacca il Lecce, che sbagliando arretra aspettando gli avversari che raggiungono il pareggio, con una splendida azione, viziata però da una serie di errori della difesa salentina. 2-2 bisogna ricominciare di nuovo, e il Lecce riparte a testa bassa, segna con Abruzzese, ma il gol viene annullato per fuorigioco dubbio, entra in campo Caturano, con l’altro nuovo arrivato Liviero, stravolgono la gara, confermando che il Lecce, ha a disposizione una rosa di giocatori di livello superiore rispetto alle altre. Proprio Sasà Caturano colpisce dal lmite sfruttando una deviazione della difesa calabrese. 3-2 finita? Ma neanche per scherzo ormai il Lecce è padrone del campo e sua maestà Moscardelli colpisce ancora, lesto a scartare il portiere in uscita e depositare la palla in rete. I tifosi leccesi cantano a squarciagola ma qui esce ancora fuori l’anima del Cosenza che colpisce per la terza volta la distratta retroguardia leccese, fermando per qualche attimo il cuore dei 150 tifosi leccesi. Ma il gol è annullato, fuorigioco, si ricomincia a respirare, ma ancora 4-2, non finisce mai. Recupero, tre minuti. Il Cosenza non molla e attacca orgoglioso e spinto dai suoi tifosi, incredibili mai domi, e premiati dal gol del 4-3 ad un minuto dalla fine, e qui ora è una bolgia, ma il Lecce non ci sta, e dice stop a questa gara. Finalmente l’arbitro fischia la fine decretando la vittoria del Lecce, sofferta sudata, ma meritata, che lascia impressa nella mente la forza di questa squadra, mai sazia che viaggia sempre al secondo posto ad un solo punto dal Benevento, e non mollerà fino alla fine. La partita finisce su questo risultato, il 4-3, riscrivendo la storia del calcio, almeno quello leccese. Ora c’è un altro 4-3 da ricordare, forse a molti non dirà nulla ma noi che eravamo presenti un giorno potremo dire “io c’ero”.
Il tabellino della partita
COSENZA-LECCE 3-4
RETI: 6’pt e 38’st Moscardelli (L), 30’pt aut. Salvi (L), 17’st Surraco (L), 29’st Cavallaro (C), 34’st aut. Tedeschi (C), 46’st La Mantia (C)
COSENZA: Perina, Blondett, Ciancio, Arrigoni, Tedeschi, Di Nunzio, Statella (22’st La Mantia), Caccetta, Arrighini, Cavallaro, Fiordilino (26’st Criaco). A disp: Saracco, Corsi, Pinna, Novello, Di Somma, Parigi, Ventre. Allenatore: Roselli
LECCE: Perucchini, Alcibiade, Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore (39’st Camisa), Salvi, Moscardelli, Surraco (18’st Liviero), Doumbia (26’st Caturano). A disp: Bleve, Lo Sicco, De Feudis, Carrozza, Vecsei, Curiale, Beduschi, Sowe. Allenatore: Braglia
ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale (Alfonso Annunziata di Torre Annunziata, Giuseppe Scarica di Castellammare di Stabia)
NOTE: Pomeriggio variabile, temperatura 14°, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Abruzzese, Cosenza (L). Espulsi: A tempo scaduto Tedeschi (C) per proteste. Recupero: 0’pt, 3’st.
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