di Valentina Perrone | 26 Dicembre 2013
GUAGNANO | È la seconda edizione in terra guagnanese, che ha preso il via stasera e si ripeterà nei prossimi giorni di festa. Il Presepe Vivente va in scena, anche quest’anno, nel Museo del Negroamaro, allestito ad hoc per ospitare i numerosi figuranti intenti a rievocare quel tempo e quello spazio che furono testimoni della nascita di Cristo. Molti vecchi mestieri – alcuni del tutto scomparsi – vengono riportati alla luce, richiamando quella nostalgica suggestione di un tempo ormai lontanissimo. Ci sono, per esempio, le massaie, l’oste, i guardiani. C’è chi si dedica ad impagliare le sedie, chi tesse al
telaio e chi lavora la pietra grezza. E tra i figuranti, tutti volontari e quasi tutti guagnanesi, ci sono anche due giovani ragazze di Città del Messico, ospiti di una famiglia guagnanese in occasione delle festività natalizie. Immancabile la rievocazione del luogo in cui Gesù venne alla luce, messo in scena in un angolino del Museo, non lo stesso che ne fu teatro nella scorsa edizione ma che ben si presta ad accogliere quello che è indiscutibilmente il momento clou di tutta la storia. I visitatori potranno deliziarsi con le bruschette e le tradizionali “pittule”, preparate sul momento dai volontari. L’intera organizzazione è ad opera dell’Azione Cattolica di Guagnano e dell’Associazione “Casa della Bontà”, patrocinate dal Comune di Guagnano. Il Presepe Vivente aprirà nuovamente le porte ai visitatori il primo e il 6 gennaio prossimi, dalle 17:00 alle 20:00. E si arricchirà, nel giorno dell’Epifania, del tradizionale arrivo dei Re Magi.
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