di Redazione | 26 Luglio 2014
Non si fa attendere la replica dell’opposizione sulla decisione di sostenere il Comitato No-Tap. Il commento della minoranza giunge all’indomani della decisione del sindaco di Guagnano e della sua Amministrazione, balzata velocemente sulle maggiori testate locali e nazionali, di devolvere a favore del Comitato attivista impegnato contro la realizzazione del gasdotto, un contributo pari a 400 euro derivante dalle sponsorizzazioni legate al Premio Terre del Negroamaro. Si tratta del noto evento salentino in programma a Guagnano per il 22 agosto prossimo, particolarmente connesso alla valorizzazione del territorio e della cultura che in esso vi transita. «Apprezziamo la sensibilità e il valore simbolico del gesto – ha dichiarato Gianvito Rizzo, capogruppo de “L’Altra Primavera” – ma non riusciamo a capire questa schizofrenia ambientalista dal momento che lo stesso primo cittadino, negli anni scorsi, ha autorizzato lo scempio dell’installazione di decine e decine di campi fotovoltaici tra i vigneti e gli uliveti nostrani ad opera di aziende che hanno poi abbondantemente finanziato l’evento». Il Premio Terre del Negroamaro, a cui Leone ha legato la decisione di contrarietà alla realizzazione del gasdotto, si caratterizza per l’elevata attenzione, insita nella struttura stessa della manifestazione, posta nei confronti della valorizzazione dell’ambiente locale e delle produzioni preziose che in esso prendono vita. «Come forza d’opposizione – continua Rizzo – avevamo chiesto di devolvere il 20% degli incassi dell’evento a favore degli agricoltori colpiti dalle grandinate di giugno, ma ci fu risposto che era una somma ridicola, un’elemosina per cui, in ogni caso, occorreva convocare una commissione. A tutt’oggi ci sembra evidente che le elemosine siano destinate ad altri, seppur per nobili scopi». Analoga la posizione del consigliere d’opposizione Massimiliano Guerrieri, che così commenta: «Il Comune di Guagnano, se crede fino in fondo alla tutela del territorio, deve anche rinunciare a prendere i soldi da chi ha speculato con il fotovoltaico, trasformando un’ampia quota del territorio a vocazione vitivinicola in una distesa sconfinata di silicio». Ad oggi tra i progetti di Tap si annovera la possibilità, evidentemente non appoggiata dal governo guagnanese, del coinvolgimento delle terre del negroamaro nella realizzazione del gasdotto, per il ricongiungimento dello stesso con la condotta Snam di Mesagne.
11 Febbraio 2014
12 Febbraio 2016
24 Gennaio 2016
28 Novembre 2017
26 Gennaio 2018
2 mesi ago
26 Gennaio 2018
Tutti i cittadini italiani portano in dichiarazione fiscale...26 Gennaio 2018
Nel calcolo dell’Indicatore Situazione Economica...26 Gennaio 2018
La formula di ospitalità del bed and breakfast (B&B)...26 Gennaio 2018
L’assegno al nucleo familiare (ANF) è un sostegno...