di Redazione | 11 Agosto 2014
Mentre il mondo politico e imprenditoriale, locale e nazionale, continua in un botta e risposta ad oltranza sulla questione legata alla premiazione del sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, quale rappresentante della cittá del Vinitaly, cosí come il primo cittadino guagnanese ha tenuto a precisare nel corso della conferenza stampa di presentazione del “Premio Terre del Negroamaro”, la popolazione salentina in generale, e quella guagnanese in particolare, è in totale fermento. Non esiste altro argomento di cui si parli per le vie della cittadina salentina, ognuno adduce le sue ragioni, dalla piú improbabile alle piú condivisibile, tutti sono attenti agli sviluppi quotidiani, molti sperano in un’inversione di rotta del primo cittadino Leone, altri appoggiano la scelta, altri ancora ci si scagliano contro, mentre altri cambiano idea.
Ma raccogliendo testimonianze e pareri, qua e lá, non è difficile comprendere come al cittadino medio poco interessi delle discussioni delle parti politiche, che spesso corrono il rischio di sfociare in un dibattito fine a se stesso, in una lotta a chi dice “l’ultima”, a loro importa della propria dignitá e, per estensione, di quella di Guagnano. E questo perché, dai paesi limitrofi, ma anche da quelli piú lontani (molto piú lontani), non piovono sempre parole gratificanti. Esempio lampante ne è stato l’editoriale del direttore di TG Norba Enzo Magistá proprio sul suo telegiornale, oltreché diversi titoli su testate nazionali che si sono dedicate all’episodio.
Ovviamente, molte di queste riflessioni sono alla portata di tutti ed è facile leggerle sulla piazza virtuale piú grande del mondo, ovvero Facebook, sulla quale alcuni guagnanesi hanno messo in atto un moto rivoluzionario del tutto personale, pubblicando post, foto, video e link con una frequenza che ha dell’inverosimile e nei quali si riportano dichiarazioni, affermazioni, interviste e decisioni intraprese dal sindaco della cittá del salone internazionale del vino e dei distillati.
Alcuni utenti del noto social network blu hanno anche sostituito la propria immagine profilo con un manifesto realizzato ad hoc nel quale si invita l’Amministrazione Comunale di Guagnano a fare un passo indietro su questa scelta e spingono «via i razzisti da casa nostra». Altri, invece, sostengo la scelta di Leone. Insomma, le opinioni sono diverse, per quanto la bilancia penda sensibilmente da un solo lato.
Indiscrezioni, poi, raccontano di un’imminente costituzione di un comitato NO-TOSI, composto verosimilmente da liberi cittadini, che nell’immediato o, addirittura, il giorno stesso della kermesse guagnanese potrebbe intraprendere azioni di protesta nei confronti del sindaco leghista e della decisione del primo cittadino guagnanese.
Ormai nessuno piú osa esclamare che Guagnano è un paese morto, era da tempo che non si assisteva ad un’estate cosí movimentata e discussa.
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