Football Guagnano 2008, Interviste, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 06 Settembre 2014
Ci siamo, si ricomincia. L’Organigramma della Società: Presidente MARIO LEO, Vice Presidente ORONZO PERSANO, Segretario GIULIO BORTONE, Allenatore LORENZO LEONE, Vice Allenatore FRANCESCO TAFURO, Preparatore Portieri MASSIMO NEGRO. Il nuovo mister: Nessuno esclude che Lorenzo Leone possa vincere come e più del suo mèntore TOMA, ma sono molte le differenze nel trapianto di Lorenzo dal terreno di gioco alla panchina della prima squadra del Guagnano. Questa era già stata seminata da Gianluca Cosma e coltivata bene da Damiano Tondo. Gianluca poteva contare su ragazzi cresciuti da Lui, educati per anni alla cultura del palleggio. Damiano aveva in testa il 4-2-3-1 ed è passato poi al 4-3-2-1. Tutto in poche settimane. Una ricerca affannata, come quella dei calzini al buio, perché il via vai dei tecnici, post Salvatore Rodio, ha impedito il consolidamento di una logica di gioco. Oggi si riparte da zero dopo due stagioni giocate alla grande. Una grande carriera da calciatore non basta a garantire il buon allenatore, ma aiuta. Lo spogliatoio è un branco che annusa chi lo guida e certe cose le sente. Lorenzo era un mito di casa, le sue parole cadevano come oracoli. Gli anni di calcio, da attaccante, ad alto livello sono stati la gavetta d’esperienza che il “RE” LEONE non ha vissuto da allenatore. Quelli come Gianluca Cosma invece la gavetta l’hanno fatta tutta, senza saltare un gradino, e ora possono anche sbancare Manduria, ricchi di un’esperienza che il predestinato Lorenzo dovrebbe invidiare. Regole non scritte, istruzioni per l’uso. Dieci comandamenti, in fondo, perché Lorenzo Leone, insieme al capitano Marco Ricciato, si aspetta che nessuno sgarri e che tutti seguano le sue leggi. Il GUAGNANO che rincorre la QUARTA “ALTA CLASSIFICA” consecutiva sa bene come comportarsi. Lo ha detto appena messo alla guida che il “NOI” veniva prima dell’”EGO” e naturalmente non ha cambiato idea. Questo significa che gli individualismi vengono messi da parte, che tutti devono considerarsi importanti ma nessuno indispensabile, che lo spirito di sacrificio sarà il segreto dei futuri successi, speriamo, del Guagnano. A maggior ragione dopo un secondo e sesto posto al primo colpo nelle categorie superiori appena conquistate, quando esiste il rischio della pancia piena, questo concetto è stato ribadito più volte nello spogliatoio. Analisi Tecnica: Lorenzo Leone: stessa difesa a quattro dell’ex Tondo ma tattica diversa. Il nuovo tecnico del Guagnano, 37 anni, provenendo da una carriera di grande attaccante ama il gioco mordi e fuggi e un’azione più corale. Spieghiamo meglio: Leone predicava (e predica) un calcio offensivo, basato sul possesso palla e su una manovra che doveva nascere dalla difesa, in pratica, un gioco mordi e fuggi, rapidità nell’iniziare e finire l’azione, e soprattutto sapere chiudersi a riccio e ripartire in contropiede affidandosi in particolare alle sgommate dei due terzini. Ciò significa che la tattica di Lorenzo è quella di aspettare l’avversario, infoltendo la retroguardia e andando a disturbare il gioco degli attaccanti avversari, e poi, una volta rubato il pallone, ecco le rapide volate in avanti. Cosma chiedeva ai centrocampisti di costruire la manovra e alle punte esterne di tagliare il campo, mentre Lorenzo si affida spesso al lancio lungo da dietro. La forza del suo Guagnano, oltre che nella solidità del reparto arretrato, sta nella grande abilità del trio offensivo. Se non ci sono sbocchi e se gli spazi sono stretti, tutto il peso dell’invenzione offensiva è sulle spalle dei singoli perché la manovra, spesso, non è d’aiuto. Ovvio che tutti questi ragionamenti tattici non possono prescindere dai giocatori che vengono messi a disposizione dell’allenatore. Lo spartito è importante, ma gli interpreti lo sono altrettanto. Ecco perché Leone e i dirigenti rossazzurri dovranno studiare con attenzione gli elementi da acquisire e quelli da cedere. Le scelte vanno fatte in funzione del modulo. Nel carrello della spesa servivano: un difensore tosto (presi due), un corridore forte e resistente sulla corsia laterale (preso), due centrocampisti (presi), una mezzala tecnica (prese due) e, se Mario Leo vuol fare cosa gradita al neo allenatore, un attaccante da 20 goal a campionato (presi tre). E quest’ultimo «prodotto» era davvero il più urgente. A proposito di pancia piena, Lorenzo Leone, coadiuvato da Francesco Tafuro e Massimo Negro, durante i primi approcci ha lanciato l’allarme sottolineando che la fame va mostrata con i fatti (in allenamento oltre che in partita) e non a parole. Ogni giorno al “Carmen Longo” si costruiranno le vittorie e non è un caso che il tecnico rossazzurro continui a ribadirlo. Sin dall’inizio della preparazione i giocatori, molti nuovi, si sono affidati a Lorenzo senza discutere i suoi metodi e anzi facendosi conquistare dalla sua visione del calcio. La rigida disciplina imposta, però, ha bisogno dei risultati positivi per essere digerita meglio e dopo tre anni intensi non è così scontato che il vecchio gruppo segua Leone in tutto e per tutto. Il tecnico si aspetta invece che accada anche perché la disciplina è stata determinante per conquistare due ottimi posti in classifica pur con diversi allenatori. Gioca chi dimostra di meritarlo durante la settimana. Il mister lo ripete abitualmente e i giocatori sanno che è proprio così: non ci sono favoritismi né titolari che possono permettersi di allenarsi a ritmi bassi. Ecco perché ogni partitella al “Carmen Longo” viene disputata con lo spirito di una finale di Play-Off. La bilancia. I giocatori del Guagnano sanno bene che chi sgarra a tavola resta in panchina. Leone pretende rigore anche nella vita privata: che significa mangiare bene, dormire tanto e condurre in generale una vita sana. In Italia si mangia bene, ma in realtà a tavola, chi svolge un’attività sportiva, può prendere quasi solo pasta al pomodoro e petto di pollo. Il Guagnano di “Re” Leone nasce con la missione di tenere il pallone tra i piedi e di costruire un calcio offensivo. Fatto un gol, si cerca subito di farne un altro. Una mentalità che esalta e coinvolge i giocatori. Il mister allena le gambe, ma anche la testa. Vuole dai suoi giocatori un’attenzione totale e una risposta rapida a ogni sollecitazione. Bisogna andare veloci, sempre e comunque: quindi serve voglia di lavorare, ma anche concentrazione totale. Il calcio è soprattutto una passione e Leone vuole che i giocatori affrontino ogni partita e ogni allenamento con la testa ma anche con il cuore. Il modo migliore per affrontare le difficoltà tecniche proposte dalle partite. Lorenzo Leone nasce guagnanese, Lui ha indossato e onorato a per tre anni la maglia rossazzurra, pretende lo stesso dal suo gruppo. Uomo di campo: così si è sempre definito Lorenzo. E un uomo di campo fa di tutto per vincere lealmente contro qualunque squadra. Odia le scorciatoie e ama i risultati ottenuti col sudore. I suoi giocatori devono essere sempre aggressivi, ma anche corretti nei confronti dell’avversario che va rispettato. E battuto, naturalmente. I Ragazzi Confermati: Portieri GIOVANNI MICCOLI e MATTIA INVIDIA, Difensori MARCO RICCIATO (capitano), NICO MELE, GABRIELE SIMMINI, MARCO MONTEFRANCESCO, GIUSEPPE CASALUCI, Centrocampisti ANGELO CHIRIVI’, VALERIO GIGANTE e MATTEO SAVOIA, Attaccanti FRANCESCO RESINATO. I Nuovi Arrivati: CAPUTO ANTONIO (difensore ex Salento Football Leverano), ALFARANO LEONARDO (attaccante ex Porto Cesareo), NESTOLA ANTONGIULIO (attaccante ex Veglie), DE PASCALIS GIANMARCO (attaccante ex Veglie), COLLETTA GIORGIO (centrocampista ex Veglie), PERSANO MATTEO (centrocampista ex Nardò), LECCESE GIOVANNI (portiere), DE SANTIS FELICE (centrocampista), RIZZO DANILO (difensore), SCALINCI MATTIA (centrocampista), GIACINTO TOSISI (attaccante), LEARDI STEFANO (difensore), PALAZZO MATTEO (centrocampista), LEONE MATTIA (attaccante).
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