di Emanuela De Blasi | 10 Novembre 2014
Dopo il comizio della scorsa settimana del sindaco di Salice Pippi Tondo, scende in Piazza Plebiscito l’opposizione Forza Italia con il consigliere comunale e per la seconda volta eletto consigliere provinciale Tonino Rosato.
«Questo era un comizio programmato da tempo» ha spiegato Rosato ai suoi cittadini ai quali aveva promesso, all’inizio del suo primo mandato in Provincia, che sarebbe sceso in Piazza a rendicontare sulla sua attività amministrativa passati i cinque anni dall’incarico.
E così fresco della nuova rielezione, rispondendo senza mezzi termini al primo cittadino Tondo, Rosato ricorda gli impegni mantenuti con i Salicesi.
«Il mio impegno è stato soprattutto per la viabilità e la sicurezza stradale del collegio in cui sono stato eletto». La realizzazione di una rotatoria sulla Salice-Novoli per un importo di 85.000 euro, l’illuminazione sulla strada Salice-Veglie per 75.000 euro, la realizzazione della rotatoria sulla Strada Provinciale Veglie-San Pancrazio-Boncore per una somma di 150.000 euro, la realizzazione della rotatoria sulla Veglie-Porto Cesareo, di fronte all’Eurospin, e il semaforo sulla Veglie-Monteruga per 123.000 euro, la costruzione dello svincolo per entrare nella zona industriale di Salice per un importo di 160.000 euro, sono alcuni esempi, portati all’attenzione dei cittadini da Rosato, di ciò che significa interessarsi di un territorio.
Unico «neo» del suo mandato la non realizzazione di una struttura sportiva sul territorio comunale, impegno non mantenuto perché sono mancati i trasferimenti dello Stato per la realizzazione di tali opere.
«Io non faccio politica per scopi personali» sostiene imperioso Rosato che ringrazia gli «amici» di partito per avere voluto e sostenuto la sua seconda candidatura in provincia puntualizzando la «pessima figura» fatta dal sindaco Tondo, anche lui candidato alle provinciali, che al contrario «non ha avuto la fiducia dei suoi stessi consiglieri». Inutile, secondo Rosato, giustificare questo fallimento facendo passare le provincie come enti che ormai non hanno più valore.
Altrettanto improprio sarebbe l’atteggiamento del primo cittadino di Salice che tenta di far ricadere su di sè il merito della vittoria durante le scorse amministrative, esito che invece per Rosato è stato determinato da «situazioni particolari» che si sono verificate a Salice in quel periodo.
Restituite al mittente dunque le accuse di eterno secondo. A parlare per Rosato i numeri. Nel testa a testa del 2002, 331 furono le preferenze andate a Tondo contro le 410 di Rosato.
«Per fare politica c’è bisogno di disponibilità, competenza ed educazione», qualità che, secondo Rosato, mancano al primo cittadino di Salice, incapace di amministrare e di avere un confronto democratico con le opposizioni.
«L’opposizione svolge un ruolo di controllo, che è quello di metter in risalto deficit amministrativi», ribadisce il consigliere che puntualizza il proprio essere una «lista alternativa con una visione diversa dell’amministrazione della cosa pubblica». Una diversità che, a detta del neo eletto, si è fatta sempre più evidente in questi anni di amministrazione Tondo.
A giustificare tale convinzione gli «errori» amministrativi dell’attuale giunta, non ultimo l’aver assunto, per il ruolo di caposettore agli Affari Generali, una cittadina di altro comune attinta da una graduatoria di Veglie.
Per il futuro l’impegno del consigliere Rosato nel consiglio provinciale sarà quello di agire sempre con onestà per rappresentare in modo«degno» i cittadini di Salice.
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