Football Guagnano 2008, Sport / Ugento
di Enrico Civino | 16 Novembre 2014
Pomeriggio fra nuvole e sole, 18 gradi di temperatura, vento leggero, terreno di gioco buono. Partita di alta classifica oggi, ad Ugento. Il Guagnano avanti in classifica doveva verificare quali danni aveva portato ai suoi ragazzi la sconfitta interna nell’ultima giornata con lo Scorrano.
PRIMA FRAZIONE: 8’ tiro a colpo sicuro di Macagnino dal dischetto e palla che supera la traversa di un soffio; 31’ calcio di punizione dalla sinistra battuto da Colletta, senza esito; 33’ fuga sulla sinistra dell’Ugento e tiro conclusivo fuori di un soffio alla sinistra di Invidia battuto ma a gioco fermo per un fuorigioco fischiato da Salanitro; 38’ fuga di Palazzo sulla destra ed entrato in area tira scavalcando il portiere, ma la palla batte sulla traversa e poi ribattuta lontano dalla difesa; 46’ azione prolungata di Pastorelli con conclusione, in area, di Nestola che batte Barbetta; 47’ azione personale di Macagnino, il capitano dell’Ugento entra in area dalla destra ed effettua un tiro incrociato a fil di palo sulla destra di Invidia per l’1 a 1.
SECONDA FRAZIONE: 6’ cross dalla destra respinto di testa dalla difesa del Guagnano e tiro al volo da venti metri di Macagnino che trova un eurogol per il vantaggio dell’Ugento; 17’ gol di rapina di Nestola a seguito di un colpo di testa di Colletta, lanciato dalla destra da Mele, non trattenuto dal portiere locale; 22’ contropiede di Palazzo, sulla sinistra, lanciato molto bene e gran tiro, appena dentro l’area, che supera Barbetta per il vantaggio definitivo del Guagnano; 45’ contropiede, in tandem, di Resinato e Palazzo che va alla conclusione deviata in angolo.
LA PARTITA: La settimana dei veleni si chiude con il dolce del terzo successo esterno stagionale. Successo limpido, anche se non c’è stato dominio; successo in rimonta, l’anno scorso fu sconfitta con l’esonero di Cosma. Il Guagnano con la grinta, che è l’oro dei poveri. L’Ugento senza cinismo, che è il limite dei presuntuosi. Si legge anche così lo spettacolare 2 a 3 che piace soprattutto ai tifosi. La squadra di Carrozzo ha dominato a lungo, è stata in vantaggio, ma ha sulla coscienza l’imperdonabile tenerezza nella ricerca del match-point. Può consolarsi con il secondo gol consecutivo del ritrovato Macagnino, grandissima gara la sua. Il Guagnano sta elevando ad arte l’esercizio della sofferenza. Dopo la sconfitta strana di domenica scorsa, ha rincorso in ginocchio un Ugento platealmente superiore sul piano del possesso palla e della quantità. In pieno recupero ha avuto perfino la palla del clamoroso 4 a 2 con Palazzo. Leone ha ritrovato l’anima dei rossazzurri: ora, per sognare, deve ritrovare un gioco. E giocatori di qualità. Mele (ammonito, era in diffida). Qualità Ugento. Carrozzo sorprende: toglie, 13’, Macagnino per Colitti e la partita va in discesa per il Guagnano, che prima pareggia e poi va in vantaggio. Non un passo indietro. Neppure in campo. L’Ugento prende il pallone al fischio d’inizio e fa la partita. Bussa soprattutto a destra dove Brigante si sovrappone in scioltezza e dove la gamba lesta di Macagnino incrocia Montefrancesco, stranamente impacciato. Il Guagnano lascia questa strana impressione: elegante sopra, in giacca e cravatta; in mutande sotto. Il primo gol di Nestola arriva da una spinta di Pastorelli. La partita resta nelle mani dell’Ugento che si spolvera l’episodio dalla spalla, spreca una macroripartenza, fa un gol con il solito Macagnino (mediano, rifinitore e finalizzatore) e passa in vantaggio a inizio ripresa grazie a un eurogol del suo numero dieci, poi tolto per Colitti. E’ qui che l’Ugento perde i tre punti, perché s’illude della facilità del match. Pensa: ora è entrato Colitti, richiesto a gran voce dal pubblico di casa, arma qualche ripartenza e ci mettiamo a cantare. Invece entra il cuore del Guagnano. Il tridente che attrezza Leone (dal 4-2-3-1 al 4-3-3) è strambo come un’opera astratta: Resinato da un lato, Palazzo dall’altro… Ma, al di là di formule e schemi, i rossazzurri digrignano i denti. E’ il Guagnano di Ricciato e Mele più ancora che di Chirivì e Colletta. Un plauso va, infine, fatto a dirigenti, giocatori e pubblico per il loro fair play dimostrato.
L’ARBITRO: ANDREA SALANITRO, della Sezione di BARI – Salanitro ok, ma su Palazzo la trattenuta era chiara. Buona la direzione di gara dell’arbitro di Valenzano, che gestisce bene le ammonizioni nei momenti più caldi della gara, specie nel secondo tempo. Le decisioni nei momenti chiave sono corrette. Ok i cartellini gialli mostrati nei momenti caldi della gara. Prende sempre le decisioni giuste, dimostrandosi arbitro di categorie superiore. Direzione concreta e precisa. Impeccabile.
I tabellini della gara:
UGENTO-GUAGNANO 2-3 (1-1)
UGENTO: 1 Barbetta 5; 2 Longo 6 (13 Musarò 6), 3 Brigante 7, 4 Seclì 6, 5 Palese 5, 6 Fersini 5; 7 Ungaro 6, 8 Colella 6 (16 Toma 5), 9 Ponzo 5, 10 Macagnino 8 (17 Colitti 6), 11 Cino 6. A disp.: 12 Damiani, 14 Nuzzo, 15 Palma,18 Casciaro. Allenatore: Carrozzo.
GUAGNANO: 1 Invidia 6; 2 Mele 7, 5 Ricciato 8, 6 Casaluci 6 (16 De Santis 7), 3 Montefrancesco 6 (14 Leardi 6); 4 Chirivì 8, 8 Colletta 8; 7 Resinato 7, 9 Palazzo 7, 11 Pastorelli 6 (13 Simmini 7); 10 Nestola 9. A disp.: 12 Leccese, 15 Persano, 17 Scalinci, 18 Tosisi. Allenatore: Leone.
ARBITRO: Salanitro 8.
RETI: 46’ Nestola (G), 47’ Macagnino (U), 51’ Macagnino (U), 62’ Nestola, 67’ Palazzo (G).
NOTE: Spettatori: 300 circa. Ammoniti: Palese, Macagnino, Cino e Toma (Ugento), Mele, Ricciato, Colletta e Pastorelli (Guagnano). Angoli: 6 a 3 per il Guagnano. Recupero: pt. 3’ e st. 5’.
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