Football Guagnano 2008, Sport / Sogliano Cavour
di Enrico Civino | 05 Gennaio 2015
Pomeriggio di sole, 13 gradi di temperatura, vento freddo e forte, ottimo e veloce il terreno di gioco in erba sintetica. Il peccato originale non si cancella tanto facilmente. Il peccato originale sta in due partite perse (leggi Scorrano e Trepuzzi), contro avversarie non impossibili, in stagione al Carmen Longo, e in altri punti variamente lasciati per strada (leggi ProPatriaLe). Ora sarebbe distacco, dalla seconda in classifica, siderale. Il Guagnano corre, tanto da essere primo in classifica. La squadra continua ad aumentare l’autostima che non aveva a inizio stagione. Anno nuovo: l’obiettivo è dichiarato. Il recupero, a tempo pieno, di Ricciato, leader della squadra, e quelli prossimi di De Santis e Savoia potrebbero essere decisivi per il destino del campionato guagnanese. Ancora nessuno lo dice, perché le distanze non sono molto grandi, ma è chiaro l’obiettivo finale. C’è un altro dato da considerare: il Guagnano va forte nei secondi tempi. Un doppio segnale: da una parte positivo, perché certifica la tenuta fisica della maggioranza dei giocatori della squadra, negativo dall’altra, perché significa che il gruppo ha evidenti limiti di concentrazione e va sferzato dopo aver subito gli avversari. L’operazione “PROMOZIONE” può riuscire con un atteggiamento low profile, che un tempo non sarebbe sembrato accettabile. Ma questo è un altro Guagnano. La squadra rossazzurra è in testa al campionato. A fine agosto questo non era uno scenario così scontato. Ecco perché è giusto sottolineare la solidità e il valore di un gruppo che ha avuto qualche attimo di sbandamento (le due sconfitte con Scorrano e Trepuzzi) ma non ha mai smarrito la sua identità. Un motivo in più per considerare i rossazzurri il punto di riferimento per la promozione. Il Guagnano arriva alla trasferta odierna dopo avere vinto le cinque precedenti e pareggiata una con tredici reti realizzate e 5 subite. La gara di oggi vede il rientro a tempo pieno del capitano Ricciato e le assenze di Casaluci, per squalifica, e degli infortunati Simmini, Savoia e De Santis. Il Sogliano, dal canto suo, si presenta trovandosi ai limiti della zona play-out con dieci punti in classifica, 11 reti realizzate e 22 subite ma , soprattutto, con la necessità di incamerare punti per arrivare in acque più tranquille.
LA PARTITA – Un modo perfetto per ripartire e dimenticare l’ultima dolorosa del 2014 sarebbe stata una vittoria convincente e invece. Certo, contro il Sogliano non è andata bene, ma i rossazzurri hanno al loro attivo un paio di palle goal bruciate in maniera maldestra e una costante supremazia territoriale nonostante la generosità degli avversari. Nonostante Ferraro sia partito con due attaccanti veri (Vantaggiato e Casarano) e abbia inserito in corso d’opera D’Amico e Francone, soltanto una volta il Sogliano ha scagliato un pallone nello specchio della porta difesa da Miccoli ed è stato goal. E i «tiri fuori» sono stati appena due. Leone ha avuto comunque modo di gesticolare davanti alla panchina. Soprattutto nel primo tempo, chiuso sull’1 a 0. Il motivo? La mancanza di aggressività sulle corsie esterne (Montefrancesco e Scalinci non sono mai entrati in partita) e la solita serie di errori in fase conclusiva. Il Guagnano si fa respingere da Palermo due conclusioni a botta sicura. Ferraro le prova tutte per trovare un varco nella Maginot rossazzurra e ci riesce con Vantaggiato allo scadere del primo tempo. Leone fa i suoi cambi, scelte anche discutibili, a cominciare dal cambio Resinato-Persano deciso nel secondo tempo. Il Sogliano ha molto cuore, molta grinta ma poca qualità. E se Catamo non inventa qualche magia la squadra è quasi inesistente in fase conclusiva. I rossoneri scivolati in zona play-out hanno approntato una squadra quanto mai aggressiva e stanno riconquistando una classifica più serena. Il migliore in campo tra i padroni di casa è il portiere Palermo autore di tre interventi decisivi sugli attaccanti rossazzurri. Merito suo se il Guagnano non pareggia. Un Guagnano blindato nei quattro di difesa (stavolta Caputo un gradino sotto Ricciato), bene organizzato a centrocampo intorno al solito Colletta e valido nella fase offensiva grazie alle invenzioni e alla qualità di Palazzo. Il ragazzo guagnanese è alla ricerca, però, della «spalla» giusta. Anche stavolta le alternative non funzionano. Ma questo lo sanno bene tutti i componenti dello stato maggiore guagnanese. Leone, che oggi si disperava a ogni errore dei suoi bomber, ed il Guagnano si meritano comunque questo primo posto.
Miccoli 5: non è il portiere che abbiamo visto fino all’infortunio. Smanaccia un paio di palloni, sul primo goal perde totalmente il contatto con la porta e sul secondo è fuori posizione. Mele 6,5: buona prestazione di Nico che, sulla sua fascia, riesce a fare con profitto la doppia fase, arrivando anche in zona calda in un paio di circostanze. Ricciato 7: conferma il suo valore. Casarano non lo salta mai e Vantaggiato preferisce agire nella zona di Montefrancesco piuttosto che nella sua. Nella ripresa gli tocca D’Amico ma, anche il numero 15 dei rossoneri, sbatte sul muro rappresentato dal capitano guagnanese. Caputo 6,5: si fa guidare da Ricciato e tiene bene la posizione fino a quando, però, concede a Vantaggiato quei tre metri letali nei quali il si infila per segnare il goal dell’1 a 0. Montefrancesco 5.5: troppo timido in fase di spinta, Simone gli rende la vita difficile in fase di ripiegamento. Pastorelli 7: buonissimo secondo tempo del ragazzo che trova subito il feeling con i due centrocampisti. Lui, forse, è l’unico nella rosa che sappia rifinire per gli attaccanti. E’ strano che, in tutte le partite, questo meraviglioso ragazzino debba entrare in partita solo dalla panchina. Persano 6: buon supporto a centrocampo e un paio di scorribande interessanti a dimostrare che la gamba è buona. Alfarano 6: gioca nella ripresa quando c’è da prendere il coltello e metterselo tra i denti. Chirivì 6.5: continua a crescere, partita dopo partita. È mancato tantissimo in mezzo al campo ed anche oggi si è visto che, con lui a dirigere l’orchestra, la manovra guagnanese si alza di livello. Peccato per l’ammonizione, sarà assente nella prossima gara per squalifica. Colletta 6.5: è Schermo davanti alla difesa, guida molto bene il pressing. Lavora sporco e si segnala per la sua grinta in mezzo ai quattro uomini del centrocampo avversario. Scalinci 5: male nella sua zona. Oggi, poi, non è giornata. Palazzo 7: il goal oggi non lo fa, ma lui è bravo a svariare su tutto il fronte d’attacco e rende davvero difficile la vita alla retroguardia del Sogliano. Resinato 7: Sicuro, imprendibile, preciso e dedito al sacrificio, Francesco si prende, giustamente, la palma di migliore in campo. Speriamo che sia il viatico migliore per un 2015 degno del suo talento. Nestola 6.5: pressing asfissiante su Magnolo. Sfiora il gol e dà un grande contributo al centrocampo. Mister Leone: conferma l’undici che aveva subito una bastonata dal Trepuzzi, voleva una grande prestazione e non l’ha ottenuta. Immemore delle brutte figure fatte il 21 dicembre ci ricasca con i suoi ragazzi che lo ripagano con una prova abulica.
L’ARBITRO – ALESSANDRO SALVO, Sezione CRA di TARANTO – Partita corretta di grande intensità, specie nel secondo tempo e sostanzialmente ben arbitrata da Alessandro Salvo che lascia correre molto nel primo tempo, mentre nella ripresa fischia il giusto.
I tabellini della gara:
SOGLIANO-GUAGNANO 2–0 (1-0)
SOGLIANO: 1 Palermo, 2 Casarano L (13 Vantaggiato S), 3 Sambati, 4 Patera, 5 Magnolo, 6 Margari; 7 Vantaggiato D (15 D’Amico Fe), 8 Panico, 9 Casarano S, 10 Catamo, 11.Simone (14 Francone). A disposizione: 12 Petracca, 16 Carrozzini, 17 Frassanito, 18 D’Amico Fa. Allenatore: Magnolo
GUAGNANO: 1 Miccoli; 2 Mele, 3 Montefrancesco, 4 Chirivì, 5 Ricciato, 6 Caputo; 7 Resinato (15 Persano), 8 Colletta, 9 Palazzo (18 Alfarano), 10 Nestola, 11 Scalinci (16 Pastorelli). A disposizione: 12 Leccese, 13 Leardi, 14 Leone, 17 Tosisi. Allenatore: Lorenzo Leone.
ARBITRO: Salvo di Taranto.
MARCATORI: 43’ Vantaggiato D, 92’ Casarano S.
NOTE: Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Catamo (Sogliano), Chirivì (Guagnano). Angoli: 5 a 5. Recupero: pt 1’ e st 4’.
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