di Isabella Monte | 16 Gennaio 2015
L’operazione Perseo, così denominata dai carabinieri di Campi Salentina coordinati dal maggiore Nicola Fasciano, che nell’ottobre del 2013 portò alla luce un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e all’estorsione, ha prodotto richieste di condanne che vanno dai quattro ai diciotto anni di reclusione.
La vicenda, ebbe inizio già nel 2011 con l’arresto della casalinga Tiziana Leone per detenzione di notevoli quantitativi di cocaina. Da qui si dipanarono le indagini fino ad arrivare, nel 2013, all’emissione di dodici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone coinvolte in quella che si rivelò essere una vera e propria associazione criminosa che, allo spaccio di cocaina, affiancava quello di hashish e marijuana, oltre a numerose altre attività illecite a carattere estorsivo.
Nella giornata di ieri, in occasione del giudizio con rito abbreviato, il pm Paola Guglielmi ha elaborato ben undici richieste di condanna: otto anni e sei mesi per Antonio Capocello (Salice Salentino), Dario De Pascalis (Salice Salentino) , Andrea Marcellino (Salice Salentino), Francesco Leuzzi (Guagnano), Raffaele Schiavone (Salice Salentino) e Gabriele Timo (San Pietro Vernotico); diciotto anni per Giovanbattista Nobile (Salice Salentino); dieci anni per Tonio Mangiulli (Salice Salentino); quattro anni per Simone Muia e Antonio De Fazio.
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