di Redazione | 11 Maggio 2015
E non fu mai luce. Le tenebre hanno avuto la meglio anche stavolta, compagne fedeli di innumerevoli promesse di risoluzione mai approdate nel reale. Triste protagonista della faccenda, ancora una volta, è quel tratto di strada particolarmente noto, già in altre occasioni balzato sulle pagine della stampa per analoghe ragioni legate alla totale assenza di illuminazione pubblica, che collega il Comune di Salice Salentino al vicino Comune di Guagnano. La strada in questione è via Vescovo Faggiano, che nasce nel territorio salicese e termina nel punto in cui il territorio di Guagnano prende vita facendola divenire via Vittorio Veneto. Un tratto di strada di competenza, quindi, del Comune di Salice, il quale provvede alla sua illuminazione a partire dal punto in cui ha inizio, ma che sceglie poi di abbandonarla nel buio più tetro laddove il suo concludersi sta per compiersi, proprio all’uscita del paese, poco prima che diventi via Veneto e giunga ad essere di competenza del confinante Comune di Guagnano. Un pezzo di strada a quanto pare dimenticato, seppur in presenza di una problematica di sicurezza pubblica su cui il Comune tarda ad agire, nonostante le innumerevoli segnalazioni inoltrate dai residenti alle varie Amministrazioni che nel corso degli anni si sono via via succedute. Già, perché il problema della luce pubblica su via Vescovo Faggiano è cosa vecchia, risalente ad oltre 30anni fa, a partire da quando le prime abitazioni hanno iniziato a popolare la zona, con i rispettivi proprietari che, pagati a rigore gli oneri di urbanizzazione, segnalavano, di volta in volta e periodicamente, la necessità di vedersi garantito un servizio fondamentale per la vita personale e cittadina. «Abbiamo perso il conto – dicono indignati alcuni residenti – di quante promesse abbiamo sentito dire, dei giuramenti sacrosanti e delle parole d’onore proferite soprattutto durante le varie campagne elettorali, ma la situazione è rimasta sempre immutata, raggiungendo oggi livelli di pericolosità tutt’altro che banali». Via Vescovo Faggiano è la strada su cui hanno sede, tra gli altri, il supermercato Penny Market, la stazione di servizio Total Erg, un negozio di articoli per la casa e un passaggio a livello regolarmente operativo da oltre 35 anni. Una strada che, proprio grazie alle attività commerciali che sono sorte negli ultimi anni, ha visto incrementare notevolmente la circolazione non soltanto automobilistica, ma soprattutto di ciclisti e pedoni, spesso privi di qualunque forma di illuminazione e la cui sicurezza è fortemente messa a rischio durante le ore serali a causa della visibilità ridotta allo zero proprio per l’assenza dei pali della luce pubblica. Si tratta, altresì, di una strada ad alta densità di traffico, perché arteria importante che collega direttamente Salice a Guagnano. La totale assenza di illuminazione, probabilmente ovunque ma in particolar modo su una strada con tali connotati importanti, non solo mortifica i residenti e offre un panorama degradato e trascurato, ma dà vita a rischi elevatissimi per la sicurezza personale e stradale, produce grandi pericoli per l’incolumità pubblica e la viabilità, incrementando, in maniera esponenziale, le probabilità che si verifichino incidenti stradali. Stando alle ultime notizie che si hanno sulla faccenda, peraltro comparse anche sulle pagine di GuagnanoInforma e risalenti al febbraio del 2013, l’allora ed attuale sindaco di Salice Pippi Tondo fece sapere di «aver inserito il tratto di strada in questione in un progetto comunale molto più ampio riguardante anche altre vie cittadine, da finanziare in parte ricorrendo a un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti e in parte con economie comunali, ma ad oggi – aveva detto all’epoca – non è stato possibile fornire una copertura finanziaria». Il primo cittadino lasciò intendere, stando sempre a quanto fu riportato dalla stampa di allora sull’argomento, che «il finanziamento in oggetto poteva essere inserito nel bilancio che si sarebbe approvato nel giugno di quell’anno». Ma l’attuale situazione parla chiaro e in maniera più che evidente. Nessuna previsione si è mai concretizzata e al calar di ogni sera via Vescovo Faggiano giace ancora, dopo altri due anni, nel buio più tetro. Sembra che sindaco e amministratori, più volte interpellati sulla questione nel corso di questi anni, abbiano sempre garantito di stare provvedendo, con scadenze brevissime, alla risoluzione del problema, senza però che niente sia mai mutato, sebbene sembrerebbe che dal 2013 ad oggi diverse zone del paese siano state interessate dall’esecuzione di lavori pubblici ad opera del Comune, tra cui via Vescovo Faggiano non è mai rientrata. «È triste che nel 2015 – continuano i residenti – si debba vivere in territori abbandonati a se stessi nonostante le innumerevoli richieste di intervento legate a problemi macroscopici che coinvolgono tutti e che, inevitabilmente, danneggiano profondamente non soltanto la qualità della vita cittadina, ma anche la stessa immagine del paese e di chi lo governa. Anche aggiungendo due soli pali della luce pubblica laddove il buio è più tetro, la situazione di via Vescovo Faggiano potrebbe notevolmente migliorare, senza dover necessariamente ricorrere ai grandi finanziamenti. Basterebbe veramente poco – concludono – per garantire a noi cittadini diritti fondamentali di cui, in un paese civile, mai dovremmo essere privati».
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