Politica /
di Redazione | 11 Luglio 2015
Anche la segreteria del Partito Democratico di Guagnano e Villa Baldassarri scende in campo a sostegno degli agricoltori. La questione riguarda l’annosa faccenda delle cartelle per i consorzi di bonifica, giunte in questi giorni inaspettatamente e destando non poco malcontento.
Ecco la comunicazione ufficiale pervenuta dalla segreteria.
«La X Legislatura Pugliese è iniziata portandosi dietro migliaia di cartelle da pagare dei consorzi di bonifica, l’ente deputato alla fornitura di servizi e alla gestione delle opere di supporto all’agricoltura. La vicenda deve proseguire sulla strada di una soluzione immediata, dato il malcontento manifestato da parte dei cittadini Salentini, di Guagnano e Villa Baldassarri, i quali in questi giorni hanno ricevuto le cartelle esattoriali, tasse recepite come un ulteriore balzello iniquo e ingiustificato (rischiando così di pagarlo perfino due volte), un motivo in più per evidenziare la cattiva gestione dei Consorzi, l’enorme costo che hanno sulle tasche dei cittadini e il totale abbandono in questi anni, dobbiamo finirla di portare avanti questi ‘carrozzoni’ di reggersi per troppo tempo a spese dei cittadini. Ma quanto ci costano realmente questi consorzi di bonifica?”
Come Circolo del PD di Guagnano-Villa Baldassarri chiediamo un intervento URGENTE al nuovo Governatore della Puglia Michele Emiliano, perché gli avvisi di pagamento vengano immediatamente sospesi, il codice civile art. 860. I proprietari dei beni situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a contribuire nella spesa necessaria per la esecuzione, la manutenzione e l’esercizio delle opere in ragione del beneficio che traggono dalla bonifica.
La legge regionale del 13 Marzo n. 4/2012, che assieme a sentenze di Cassazione, prevedono che il contributo può essere richiesto al proprietario solo quando l’opera di bonifica procura un beneficio concreto, specifico e diretto all’immobile in proprietà, oltre che si pone con immediata evidenza per i fabbricati urbani, perché va ricordato cosa prevede l’art. 19 della legge regionale n. 4/2012 secondo cui “Non sono assoggettati a contributo di bonifica per lo scolo delle acque gli immobili situati in aree urbane servite da pubblica fognatura, a condizione che le relative acque trovino recapito nel sistema scolante del comprensorio di bonifica esclusivamente attraverso le opere e gli impianti di depurazione, ovvero non siano sversate nel sistema scolante del comprensorio di bonifica”. “Il contributo per lo scolo delle acque reflue che trovano recapito nel sistema scolante di bonifica esclusivamente attraverso le opere e gli impianti di depurazione è a carico dei soggetti gestori del servizio idrico integrato”. E ancora, la vicenda riguarda anche terreni e immobili rurali che non beneficiano affatto, o beneficiano ben poco, delle opere e degli interventi del Consorzio».
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