di Redazione | 22 Luglio 2015
Multe ai lavoratori e i sindacati scrivono al prefetto. Protagonista, ancora una volta, l’annosa faccenda che da mesi vede coinvolta la sede leccese di Comdata, grossa azienda di telecomunicazioni con all’attivo 1400 dipendenti (per lo più giovani e molti anche di Guagnano, Salice e Veglie), rispetto alla grave situazione venutasi a creare in merito ai parcheggi d’auto nella zona ove il call center ha sede, e dove operano, altresì, altre realtà aziendali quali City Moda, Famila e G di Giochi. Si tratta dell’area che sorge lungo via De Mura, dove, non di rado, i dipendenti di Comdata, alla fine della propria giornata di lavoro hanno trovato le multe sul parabrezza dell’auto. Così, le organizzazioni sindacali Slc Cgil e Fistel Cisl hanno fatto pervenire al prefetto di Lecce Claudio Palomba una lettera dove si denuncia la situazione ormai insostenibile che si è venuta a creare a causa della carenza dei parcheggi. «Si fa presente – si legge nella lettera – che della questione è stato più volte informato il Comune di Lecce, affinché venisse incontro alle esigenze di parcheggio, atteso che nell’azienda operano ben 1400 lavoratori. Purtroppo gli interventi del Comune, sino ad ora, sono stati solo sanzionatori per violazioni al codice della strada, e non hanno prodotto alcun progetto alternativo, atteso che la zona è scarsamente collegata con i mezzi pubblici e che non esiste nessun collegamento con i grossi parcheggi della zona. Si tiene ad evidenziare inoltre che la particolarità dell’organizzazione del lavoro di Comdata, subordinata alle esigenze dei clienti, porta ad una flessibilità che abbraccia una fascia oraria dalle 8 alle 22.30. Tale situazione, purtroppo, è stata aggravata dalla decisione unilaterale dell’azienda City Moda di recintare con catene e lucchetti i parcheggi adiacenti alla loro struttura (che pare siano di loro proprietà). Pertanto, alla luce di quanto già successo e preoccupati che la situazione possa degenerare in un problema di ordine pubblico, si chiede alla S.V. di voler convocare un tavolo unitamente al sindaco di Lecce, per ricercare soluzioni al problema». «Comdata è il più popoloso insediamento lavorativo della provincia – spiega il segretario di Fistel Cisl Lecce Salvatore Castrignanò – è una realtà che merita tutela dalle istituzioni e non indifferenza, o peggio ancora atteggiamenti punitivi. I lavoratori sono ragazzi e ragazze ma anche padri e madri di famiglie che con il frutto di questo lavoro vivono con dignità. Immaginare che azienda, comune e gli altri insediamenti commerciali non possano sedere a un tavolo per trovare soluzioni adeguate e rispettose delle necessità di tutti, mi pare francamente incredibile».
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