di Emanuela De Blasi | 06 Gennaio 2016
«Addebitare all’amministrazione comunale la grave crisi che sta attanagliando il nostro paese, significa vivere fuori dal mondo e fare disinformazione e speculazione politica». Questo è ciò che pensano gli amministratori di Salice Salentino che ritengono l’ultimo intervento del consigliere Rosato una «caduta di stile».
Per Tondo e i suoi assessori Rosato «specula sui bisogni della gente» esasperando i cittadini con fantasiose accuse all’esecutivo di Salice anche davanti a problemi di pertinenza del governo centrale.
«Fallimento dell’azione amministrativa, ma dove vivi? Noi siamo quelli che abbiamo risolto situazioni impantanate da decenni come il pagamento di debiti per 3 milioni di euro. Siamo quelli che hanno realizzato la Villa del Convento, il Chiostro, Piazza Trisolino, il completamento del centro polifunzionale, l’isola ecologica, la zona PIP, i numerosi lavori presso gli istituti scolastici. Abbiamo illuminato via della Costituzione, asfaltato via Nicotera e buona parte di via Torino. Siamo quelli che hanno risvegliato questo paese dal torpore socio-culturale portandolo ad essere premiato all’Expo di Milano. Siamo quelli che in primavera inonderanno di bitume questo paese, illumineranno altre vie e avvieranno lavori per 1 milione di euro presso la scuola di via Roselli».
A fronte di infondate accuse, queste azioni amministrative sarebbero i fatti che smentirebbero in tutto le parole di Rosate.
«Fatti ottenuti con umiltà, trasparenza e spirito di servizio nei confronti della cittadinanza, senza segni di megalomania e onnipotenza», conclude Tondo.
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