di Simona Colletta | 09 Novembre 2016
I Carabinieri della Stazione di Veglie lo tenevano d’occhio già da un po’ di tempo. Si tratta di Vito Frisenda, classe 1997, con già alle spalle una rapina in un negozio di abbigliamento di Veglie, durante la quale aveva portato via 70 euro, subito poi individuato dai militari e denunciato a piede libero.
Però, nel pomeriggio di ieri, è giunto il limite. Verso le 16, infatti, ha cercato di rapinare l’ufficio postale facendovi irruzione armato di coltello e minacciando il cassiere. Ma resosi conto che il colpo era per lui di difficile “gestione” ha optato per la fuga.
I militari di Veglie, prontamente intervenuti, hanno di seguito visionato i filmati da cui si evinceva che la figura presente nelle immagini video poteva corrispondere a Frisenda. Difatti, dopo aver effettuato la perquisizione a casa del sospettato, hanno subito scartato ogni dubbio perché il giovane aveva in casa i vestiti con cui poco prima aveva tentato la rapina.
Condotto in caserma ha anche ammesso di essere stato l’autore di alcuni scritti anonimi con richieste estorsive lasciati ad alcuni commercianti, riportanti la firma “Sacra Corona Unita”. Tramite tali messaggi richiedeva somme di denaro da lasciare nella stessa busta che poi avrebbe ritirato, cosa mai avvenuta, nonostante i Carabinieri lo osservassero per coglierlo sul fatto.
Non si sa se sia un estortore incapace o se abbia voluto commettere delle bravate, ma tanto è che ora Frisenda è stato condotto in carcere con l’accusa di tentata rapina a mano armata ed estorsione.
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