di Redazione | 23 Novembre 2016
Attraverso un comunicato stampa diramato in queste ore, l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Guagnano Danilo Verdoscia cronistoria degli episodi che hanno caratterizzato quest’opera attualmente in corso di realizzazione. Di seguito il testo integrale.
«Per comprendere fino in fondo i motivi del malfunzionamento della macchina burocratica italiana basterebbe vivere un’esperienza politica con il desiderio, costante, di portare a termine gli obiettivi prefissi, verificando, nel contempo, come una occasione mancata o un semplice ritardo nell’iter tecnico amministrativo riesce anche a determinare la perdita di un finanziamento.
Un esempio concreto che aiuta a conoscere questo meccanismo incredibile è proprio quello del “Canale della Lacrima” che “vede la luce” dopo circa 6 (sei) anni di angosciosa “gravidanza”.
Tuttavia, prima di ripercorrere la storia che ha caratterizzato l’iter politico e tecnico amministrativo, è d’obbligo fare una premessa per non dimenticare la funzione del “canale” in questione e le problematiche emerse nel corso degli anni:
Il “Canale della Lacrima” raccoglie le acque piovane provenienti dai Comuni di San Donaci e Guagnano indirizzandole verso il Comune di Campi Salentina dove è ubicato un sistema di voragini naturali che raccoglie le stesse acque. Durante il suo percorso costeggia il centro abitato di Villa Baldassarri dove il suo tratto finale, fino al raggiungimento dello sparti feudo tra i Comuni di Campi Salentina e Guagnano, è interrato per una lunghezza di circa 250 metri e di dimensione inferiore rispetto alla sua grandezza naturale.
Benché il “Canale della Lacrima” sia stato interessato pochissime volte da interventi di manutenzione da parte dell’ente gestore Consorzio Speciale per la Bonifica dell’Arneo (promotore della riscossione del “Tributo 630”, che paradossalmente giustifica la realizzazione di opere di bonifica di terreni e fabbricati), a Villa Baldassarri non si erano mai verificati particolari fenomeni di straripamento delle acque negli anni in cui il canale era completamente a “cielo aperto” e comunque fino a quando la “geniale idea” di progettare e realizzare l’interramento del tratto che costeggia il paese fu messa in atto, credo, al solo scopo di far transitare sullo stesso i mezzi agricoli dei contadini che avrebbero dovuto raggiungere il proprio terreno. Tutto questo senza prevedere alcuna eventuale problematica, soprattutto di natura idraulica, che nel tempo si sarebbe potuta manifestare proprio attraverso il susseguirsi di allagamenti che hanno creato danni a terreni e abitazioni nella zona.
Il tratto di canale interrato è sempre stato un elemento di rilevante criticità anche in occasione di giornate piovose con normali precipitazioni. Sostanzialmente, dal punto di ingresso l’acqua non confluisce totalmente al suo interno ma, al contrario, si blocca creando un innalzamento del livello che produce lo straripamento, allagando completamente i terreni limitrofi fino a raggiungere le abitazioni dove staziona per diversi giorni.
Le problematiche connesse con il canale sono state sempre e comunque segnalate alle autorità competenti, rigorosamente ogni anno prima dell’arrivo della stagione invernale. Uno tra i più evidenti riscontri è il telegramma del 16.01.2013 a firma del Sindaco di Guagnano, con il quale segnalava al Consorzio Speciale per la Bonifica dell’Arneo che il territorio comunale, a causa delle intense precipitazioni a carattere di rovescio era stato interessato dalle esondazioni del “Canale Iaia” e, soprattutto, del “Canale della Lacrima” dove gli allagamenti avevano interessato le abitazioni della zona. La Giunta Comunale di Guagnano con delibera n. 5 del 17.01.2013 dichiarava lo stato di calamità naturale per gli allagamenti avvenuti nei giorni 15 e 16 Gennaio 2013, con particolare attenzione a quelli verificatisi nell’abitato di Villa Baldassarri proprio per la esondazione del “Canale della Lacrima”.
Nel corso del primo mandato elettorale, con il Sindaco Fernando Leone e l’UTC del Comune di Guagnano, senza perdita di tempo, si comincia a discutere prima a Bari con l’Autorità di Bacino della Regione Puglia per mettere in chiaro tutti gli interventi necessari da realizzare a monte e a valle del tratto tombato, poi con l’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici Massimo Como ed il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone esponendo loro sia tutte le problematiche connesse con il “canale” in questione sia la richiesta di un’eventuale finanziamento per l’adeguamento funzionale dello stesso.
Per avere un’idea su come si evolve la macchina burocratica italiana, una delle mie prime richieste di stanziamento fondi finalizzata alla funzionalità del “Canale della Lacrima” risale al 04.01.2011, prot. 62 del Comune di Guagnano, inviata all’Unione delle Bonifiche della Puglia, al Consorzio Speciale per la Bonifica dell’Arneo, alla Regione Puglia ed alla Provincia di Lecce.
Grazie, quindi, al costante impegno dell’Amministrazione Provinciale, la Giunta con delibera n. 143 del 23.06.2011 autorizzò il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) ad utilizzare parte del finanziamento concesso alla Provincia di Lecce nell’ambito dell’AREA VASTA LECCE. P.O. FESR 2007-2013. ASSE II – LINEA DI INTERVENTO 2.3.5 a favore del Comune di Guagnano per la mitigazione del rischio idraulico nell’ambito della Frazione di Villa Baldassarri;
Da quel momento si diede inizio ad un continuo scambio di corrispondenza tra il RUP della Provincia di Lecce, la Regione Puglia, l’Autorità di Bacino ed il Comune di Guagnano:
– Il Comune di Guagnano con nota acquisita al protocollo della Provincia di Lecce n. 1585 del 09.01.2012 trasmetteva il progetto definitivo;
– La Provincia di Lecce con nota n. 3547 del 16.01.2012 inviava all’Autorità di Bacino della Regione Puglia, per il parere di competenza, il progetto definitivo trasmesso dal Comune di Guagnano;
– L’Autorità di Bacino della Regione Puglia con nota n. 1632 del 13.02.2012, acquisto al protocollo della Provincia di Lecce n. 15756 del 17.02.2012, trasmetteva il proprio parere condizionato a sette prescrizioni;
– Il gruppo di professionisti incaricati dalla Provincia di Lecce, sulla base del progetto definitivo e delle risorse disponibili trasmettevano alla Provincia una variante al progetto definitivo proposto dal Comune di Guagnano. Tale proposta venne acquisita al protocollo della Provincia di Lecce con n. 86649 del 14.08.2012 ed inviata al Comune di Guagnano nella stessa data;
– Il Responsabile dell’UTC di Guagnano con nota dell’11.09.2012, protocollo della Provincia di Lecce n. 93051 del 14.09.2012, trasmetteva la Delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 31.08.2012, con la quale veniva reiterato, ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale n. 06 del 22.02.2005, il vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione dei lavori di “adeguamento funzionale del canale della lacrima” e si approvava la proposta di variante al progetto definitivo di adeguamento funzionale del canale della lacrima approvato con Delibera Commissariale n. 07 del 13.10.2011 redatta dai tecnici incaricati dalla Provincia di Lecce, che comportava una spesa complessiva di € 750.000,00.
– La Giunta Provinciale con delibera n. 201 del 31.10.2012 rimodulava gli stanziamenti concessi a valere sul finanziamento dell’AREA VASTA LECCE. P.O. FESR 2007-2013. ASSE II – LINEA DI INTERVENTO 2.3.5, ed autorizzava la spesa di € 750.000,00 per l’intervento nel Comune di Guagnano per la mitigazione del rischio idraulico nell’ambito della Frazione di Villa Baldassarri;
– Il Responsabile dell’UTC del Comune di Campi Salentina con nota del 09.11.2012, protocollo Comune n. 16168, acquisita al protocollo della Provincia di Lecce n. 115267 del 14.11.2012, trasmetteva la Delibera di Consiglio Comunale n. 55 del 30.11.2011 con la quale si approvava la variante urbanistica, ai sensi e per gli effetti dell’art. 16 della L.R. n. 13/2001 e del D. Lgs. 163/2006, e si imponeva il vincolo preordinato all’esproprio ai sensi del DPR 327/2001, relativamente alle particelle interessate dal progetto e ricadenti nel Comune di Campi Salentina e riportate nel particellare di esproprio contenuto negli elaborati proposti dal Comune di Guagnano;
– Il Comune di Guagnano con nota acquista al protocollo della Provincia di Lecce n. 120138 in data 27.11.2012, a seguito di specifica richiesta da parte del RUP trasmetteva quanto richiesto dallo stesso;
– Il RUP con note del 03.12.2012 – protocollo Provincia di Lecce n. 122129 e del 19.01.2013 – protocollo Provincia di Lecce n. 18169 – trasmetteva la documentazione pervenuta dal Comune di Guagnano all’Autorità di Bacino per il parere di competenza;
– L’Autorità di Bacino con nota n. 2807 del 27.02.2013, acquisita al protocollo Provincia di Lecce n. 27584 del 13.03.2013, prendeva atto di quanto trasmesso e dell’ottemperanza delle succitate prescrizioni, confermando quanto già affermato nel proprio parere di competenza, protocollo n. 1632 del 13.02.2012”.
Si chiude la fase delle varie approvazioni progettuali e si avvia la gara d’appalto che termina i primi mesi del 2015.
Quando tutto sembrava essersi concluso, il RUP della Provincia di Lecce decide di risolvere ogni problematica, che avrebbe potuto concretizzarsi in una eventuale “riserva” per la ditta appaltatrice, prima di procedere alla consegna definitiva dei lavori. Tre le interferenze nel cantiere: pali enel, pali telecom e alberi di ulivo.
Nei mesi da luglio a settembre 2015, insieme al progettista Ing. Antonio Di Gregorio, e in altri casi con l’Ing. Gianluigi Rizzo, dopo una lunga serie di telefonate e sopralluoghi con i tecnici di Enel e Telecom riusciamo a far eseguire lo spostamento fisico delle interferenze nonché ad ottenere il consenso del proprietario del terreno per l’espianto e il reimpianto degli ulivi monumentali nella medesima particella, già autorizzati dalla Regione Puglia.
Seppur tali obiettivi furono raggiunti in tempi rapidissimi lo stesso RUP della Provincia di Lecce iniziava a nutrire seri dubbi circa la possibilità di provvedere alla consegna dei lavori negli ultimi mesi dell’anno, logicamente in prospettiva della rendicontazione che lui stesso avrebbe dovuto chiudere entro il 31.12.2015.
Nel frattempo in Italia si scatena il fenomeno “XJLELLA” e gli enti competenti diramano le nuove disposizioni in materia, tra le quali viene ordinato il divieto di espiantare e reimpiantare gli alberi di ulivo.
Così, giunti alla fine del 2015 il finanziamento viene realmente perso! Ma fortunatamente a gennaio 2016 il progetto del “Canale della Lacrima” viene inserito come priorità in una nuova piattaforma di finanziamento della Regione Puglia.
Nello stesso periodo, per effetti della legge del governo Renzi sullo “svuota provincie”, il precedente RUP viene trasferito presso altro ente. A sostituirlo, dopo una serie di incontri durante i quali ribadivo i miei dubbi e le problematiche connesse con l’iter del progetto in questione, il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone sollecitava gli uffici competenti a nominare con immediatezza un nuovo RUP per la gestione della nuova fonte di finanziamento.
Nel frattempo, il MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) di Roma con D.M. del 18.02.2016 modifica il D.M. del 19.06.2015 (Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di “Xjelella fastidiosa”) introducendo, tra l’altro, la possibilità di spostamento di piante specifiche nel caso di realizzazione di opere di pubblica utilità.
Si chiude così l’intero procedimento di una lunga serie di autorizzazioni e l’11 Agosto 2016 il nuovo RUP della Provincia di Lecce procede con la consegna ufficiale dei lavori.
POTEVA ANDARE A FINIRE MOLTO PEGGIO, INVECE PER “FORTUNA” ABBIAMO RISOLTO IN SOLI 6 ANNI!IL CASO DEL “CANALE DELLA LACRIMA” NEL CONTESTO EVOLUTIVO DELLA MACCHINA BUROCRATICA ITALIANA».
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