di Pierluigi Pinto | 06 Febbraio 2017
Come iniziare a parlare di questa sconfitta inaspettata, ma non tanto, del Lecce? Sotto un certo aspetto, richiama la stessa prestazione offerta dai salentini contro il Catanzaro, appena cinque giorni prima, con l’unica differenza notevole, che quella gara si è conclusa con una vittoria del Lecce, frutto di una rimonta nel secondo tempo, figlia però dei singoli calciatori, che ha in rosa il Lecce. Ma per il gioco, siete pregati di ripassare.
E allora? Gli interrogativi che ci vengono in mente sono tanti, uno tra tutti è: ma l’esperienza degli altri anni, non è servita proprio a niente? Se si vuole vincere veramente il campionato, queste gare si devono vincere, poi giocare per quasi un’ora 11 contro 10, e non riuscire mai e dico mai, a impensierire l’avversario, è grave. Si contestano alcuni momenti della partita, come ad esempio un presunto gol annullato al Lecce, o un mezzo tiro fermato sulla linea dal portiere Ginestra, che finisce la gara secondo me, con un S.V. sulla pagella, in quanto quasi completamente inoperoso per tutta la gara.
E poi le scelte del mister Padalino, risultate inadeguate, con Doumbia al momento il più in forma del Lecce lasciato in panca per l’affannoso rientro di Torromino, Lepore sbattuto da una parte all’altra del campo alla ricerca della giusta collocazione, e poi Agostinone, terzino voluto espressamente dal mister, ma molto al di sotto del ceduto Contessa.
Perucchini si presenta al Lecce per questo ennesimo ritorno in giallorosso, con una mezza uscita a farfalle in occasione del gol della Casertana, mentre di Marconi, altro nuovo acquisto, si ricorda solo la lunga chioma scura, che continuamente continua a sistemarsi.
Certo è un riesame molto critico, sembra che veramente non ci sia nulla da salvare al momento in questo Lecce, ma la realtà è questa, perché ormai scottati dalle cocenti sconfitte degli anni scorsi, il Lecce non ha fatto tesoro di nulla, e questo fa veramente temere per il resto della stagione.
Il tabellino della partita
CASERTANA (4-3-3): Ginestra, Finizio, Rainone, D’Alterio, Ramos; De Marco, Rajcic, Carriero (64′ Colli); Giorno, Ciotola (52′ Magnino), Corado. In panchina: Fontanelli, Lorenzini, Diallo, Petricciulo, De Filippo, Taurino, Cisotti. All. Tedesco.
LECCE (3-4-3): Perucchini; Vitofrancesco, Drudi, Giosa, Agostinone (52′ Doumbia); Tsonev (56′ Costa Ferreira), Arrigoni, Mancosu; Lepore, Caturano, Torromino (63′ Marconi). In panchina: Bleve, Chironi, Cosenza, Pacilli, Monaco, Maimone, Fiordilino, Ciancio. All. Padalino.
ARBITRO: Luigi Pillitteri di Palermo (Alberto D’Alberto di Teramo, Luca Solazzi di Avezzano).
NOTE: Serata umida, temperatura 14°, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Rajcic, Giorno, Ginestra (C), Arrigoni, Caturano, Drudi (L). Espulsi: al 43′ Giorno (C) per doppia ammonizione. Recupero: 1’pt, 4’st.
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