di Donatello Alessio | 13 Febbraio 2017
Cercando di rimanere con i piedi per terra, mantenendo alta la concentrazione e conservando quell’umiltà giusta che necessita per riuscire in quell’impresa che si chiama Serie B, il Lecce abbatte il Siracusa, e in contemporanea con i passi falsi di Foggia e Matera, riaggancia solitario il primo posto in classifica, staccando proprio quest’ultime.
Infatti proprio queste due sconfitte, rispettivamente a Taranto per il Foggia, e addirittura in casa per il Matera contro il sempre più sorprendente Francavilla, sono lo specchio di quanto sia difficile questa categoria. Se la sconfitta di Caserta aveva gettato un po’ tutti nello sconforto, questi passi falsi delle avversarie del Lecce, rispecchiano sotto un certo punto di vista, come l’impegno e la determinazione delle cosiddette piccole squadre, non viene mai meno. Anzi, quando si affrontano le cosiddette grandi, si ha l’impressione che gli sforzi e l’impegno si raddoppino.
Anche sabato per il Lecce, non è stato facile sconfiggere il Siracusa: si deve principalmente ringraziare quel Perucchini, richiamato a furor di popolo a Lecce, autore della parata decisiva sul rigore di Catania, che avrebbe voluto dire il pareggio per la squadra siciliana. Il Lecce aveva sbloccato il risultato sempre su rigore, con Caturano, sul finire del primo tempo, parziale della partita giocata in maniera alquanto svogliata da parte del Lecce, dobbiamo ammetterlo, e dalla tribuna si iniziavano a sentire i primi mugugni.
Nella ripresa subito il rigore sbagliato e successivamente un gol su autorete di Malerba, indirizzavano la partita sul risultato di vittoria per il Lecce, ma un caparbio Siracusa, accompagnato dal solito distratto Lecce, che abbassava un po’ i ritmi riapriva la gara, accorciando le distanze e tenendo sul filo di lana i numerosi tifosi leccesi, fino alla fine della gara.
Migliori in campo Perucchini e Doumbia, mentre Costa Ferreira, conferma la superiorità tecnica rispetto a tutti gli altri.
Ora il Lecce solitario in classifica, riprenderà la marcia in quel di Reggio Calabria, all’orizzonte c’è lo scontro diretto Foggia-Matera, e l’occasione giusta per prendere il largo in classifica, forse è veramente questa la prova d’appello che dovrà affrontare la compagine salentina, la continuità, per continuare in quel sogno chiamato serie B.
Il tabellino della partita
LECCE (4-3-3): Perucchini, Vitofrancesco (81′ Agostinone), Cosenza, Drudi, Ciancio; Costa Ferreira (87′ Lepore), Arrigoni (76′ Fiordilino), Mancosu; Pacilli, Caturano, Doumbia. In panchina: Bleve, Chironi, Torromino, Marconi, Tsonev, Giosa, Monaco, Maimone. Allenatore: Padalino.
SIRACUSA (4-2-3-1): Santurro; Dentice, Turati, Pirrello, Malerba; Toscano, Spinelli (64′ Russo); Dentello (69′ Valente), Catania, De Silvestro; Scardina (75′ De Respinis). In panchina: Gagliardini, Longoni, Sciannamè, Persano, Cossentino. Allenatore: Sottil.
ARBITRO: Vincenzo Valiante di Salerno (Roberto Pepe di Ariano Irpino, Massimo Manzolillo di Sala Consilina).
NOTE: Pomeriggio soleggiato, temperatura 13°, terreno in buone condizioni. Spettatori: 11.200 circa. Ammoniti: Perucchini, Doumbia, Drudi, Pacilli (L), Dentice, Catania, Toscano (M). Espulsi: nessuno. Recupero: 1’pt, 5’st. Al 53′ Perucchini (L) respinge un rigore a Catania (S).
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