di Chiara Miccoli | 06 Aprile 2017
Qualche giorno fa abbiamo intervistato Mr.Gaston, al secolo Giuseppe Tafuro, rapper guagnanese e bolognese d’adozione, che ha da poco festeggiato l’uscita del suo ultimo album.
Mr. Gaston tra poco tornerà sul palco; tornerà con grinta ed entusiasmo per portare tra la gente il suo “Per il Clap. Vol.I.”
Il primo appuntamento sarà all’Arci Rubik di Guagnano il 13 Aprile a partire dalle 20:30.
La serata sarà arricchita dall’opening act di Dj LJ; dalle live session di Mr.Gaston, Semsei & Denni PI, Street Orday & RedNoise, Marco Killah (Dirty Brown Records), Float a Flow, Illegal Meeting e dai Dj Set di Dj Nuck, DNL BLZ.
Vi lasciamo all’intervista e ringraziamo Giuseppe per aver accettato di rispondere a qualche nostra domanda e curiosità.
Mr.Gaston, il 21 Marzo 2017 è uscito il tuo album “Per il clap vol. I”. Raccontaci qualcosa in più di questa tua nuova fatica; come è nata e in quanto tempo hai completato il lavoro?
Non scrivevo da un po’ per diverse ragioni, se escludiamo qualche singolo. Un anno fa mi sono trovato tra le mani un beat di Bellant, un giovane produttore bolognese; una roba molto hip hop su cui scrivo quasi di getto “Per il Clap”, quella che sarà la title track di questo nuovo progetto che allora era stata concepito diversamente da quello che effettivamente è oggi. Sono certo di poterlo dire perché allora non ero ancora venuto in contatto con realtà e persone che sono state decisive. Quando ho iniziato a lavorare a questo disco ho deciso che ci avrei lavorato per un anno intero, è stato l’unico vincolo che mi sono posto. Il tempo è il concept in questo caso.
Quali sono i temi principali delle tracce e quale senti più tua?
Il mood è Per il Clap, la bandiera. È una traccia riassuntiva per quanto riguarda la parte “hip-hop” del disco: parlo di pezzi come Sacrificio con Rotella e Zeboh, membri della crew Illegal Meeting, Non c’è partita, Boom e Paesany la collaborazione con Float A Flow, nata qui a Bologna ma pensata tra le vie di un paese della provincia di Lecce. Nel mio caso Guagnano.
Dall’altra parte c’è Balla, quello che è il singolo ufficiale del progetto, che fa parte di tutto un altro filone: quello più psicologico e riflessivo da cui prendono vita canzoni come Easy o Opalka.
Il rapporto con la mia terra, quella che mi piace definire una relazione a distanza, emerge in diversi punti nel disco in tutti i suoi controsensi, in un continuo odi et amo; come anche quella sensazione di perenne bilico che caratterizza la mia generazione.
Sicuramente è un intrecciarsi di tutte queste componenti. Però preferisco non dire alla gente o agli amici di cosa parla una canzone. Come non mi piace saperlo quando ascolto certa musica. Ognuno dà la propria interpretazioni perché ognuno cerca risposte diverse.
L’artwork che presenta l’album è assolutamente d’impatto: è lo scorcio di una città di sera; edifici, forse uffici, con alcune delle finestre illuminate. Spicca, quindi, il titolo dell’album, riportato in bianco e con un lettering d’effetto. Raccontaci come è nato questo progetto grafico e cosa lo lega al tuo “Per il clap Vol.I”.
Il lettering è di Francesco Paura, rapper napoletano che oltre ad una carriera solista, ha fatto parte di gruppi storici come 13 bastardi e Videomind (con Clementino e Dj Tayone). Da qualche anno avevo scoperto anche essere un ottimo grafico e quando si è presentata l’occasione ho capito che sarebbe stato il lettering a farla da padrone sulla copertina.
Come sfondo una foto di Angelo Iaia. Anche lui vive a Bologna ed ha seguito gran parte della parte grafica del disco. Ci capitava spesso di uscire per scattare foto, soprattutto in periferia o dove le nuove architetture cercano di scacciarla, la periferia. Quando non c’era più luce tornavamo a casa. Poi, proprio di notte, quella giusta. Uno sfondo perfetto, simmetrico, silenzioso ed elegante. Tra l’altro da qualche mese Angelo stava lavorando sulle finestre come soggetti delle sue foto, quindi non abbiamo avuto dubbi. A proposito, vi consiglio di fare un giro sul suo sito (https://www.flickr.com/photos/101040641@N03/).
Qualche giorno fa è stato pubblicato il video del tuo singolo “Balla”. Come è stato lavorare con un’artista del fuoco come Adrian Ignis? (siciliano, membro della compagnia Anima Ignis, ndr.)?
Adriano è stata una delle prime persone che ho conosciuto a Bologna e da allora fa parte della mia piccola famiglia qui. È un intrattenimento continuo: giocoleria, slacklining…non sta fermo un attimo. Ma è a contatto col fuoco che esprime il meglio di sé a mio avviso. Da un po’ volevamo unire le nostre passioni in un video e con Balla ci siamo riusciti.
Il video è stato scritto e diretto da Federico Durante (originario di Veglie, con cui avevo già lavorato a Luna Storta e Opalka) e Daniele Trovato (che con Federico aveva già curato il video di Pentathlon). In più, è stato fondamentale il contributo di Jalal Albess (direttore della fotografia), Dario Andreani (director assistant), Angelo Iaia.
Tra qualche giorno potrai finalmente portare tra la gente il tuo “Per il Clap”; come hai pensato di strutturare i tuoi appuntamenti live?
Nei prossimi mesi saremo in giro per promuovere il disco. C’è già qualche appuntamento dal vivo. In questo piccolo tour mi accompagnerà DNL BLZ, che tra l’altro ha prodotto 2 pezzi molto importanti di Per il Clap (Opalka ed Easy). Stiamo mettendo su uno show fresco: accanto al mio rap ci saranno i suoi set, fatti di suoni nuovi, cose dal futuro (ride). La data zero è a Guagnano, il 13 aprile all’Arci Rubik. Ci saranno molte delle persone che hanno lavorato con me all’album. Vi aspettiamo!
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