di Daniela Chirizzi | 23 Giugno 2017
Correva l’anno 2013, quando il Comune di Squinzano firmò un contratto di comodato d’uso gratuito, riguardante un immobile in piazza Diaz, con la Pro Loco di Casalabate – Marina di Squinzano, per farne la loro sede operativa.
All’epoca non furono stabiliti termini di consegna, ma solo l’impegno di liberarlo nel momento in cui il Comune ne avesse fatto richiesta.
In seguito, altre associazioni hanno fatto domanda per l’uso del sito, e così, non avendo altre sedi comunali, si è reso necessario l’avvio di un procedimento per la manifesta riluttanza da parte della Pro Loco a collaborare nel cedere l’immobile dato anche il possesso di una sede secondaria.
La Giunta Comunale si è, così vista costretta a dare mandato all’avvocato Paolo Gaballo dell’ufficio legale per revocare il contratto.
Di contro parte la Pro Loco si è rivolta al TAR di Lecce per richiedere la sospensione dell’efficacia.
In data odierna il giudice si è espresso a favore del Comune accogliendo le sue motivazioni: “l’interesse pubblico prevale su quello privato, bisogna valorizzare tutte le forze associative presenti per favorire il dialogo tra cittadini e istituzioni, nello specifico caso condividendo i pochi immobili comunali destinati a tale tipo di attività”.
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