di Pierluigi Persano | 13 Aprile 2024
Dopo oltre due mesi il Lecce torna a gioire in casa, e lo fa alla fine di uno scontro diretto contro l’ Empoli che valeva una buona fetta di salvezza.
Dopo la sconfitta amara contro il Milan, Gotti deve fare a meno dello squalificato Krstovic e passa al 4-2-3-1 con Almqvist, Oudin e Dorgu alle spalle dell’ unica punta Piccoli.
Il match si sblocca dopo appena 5′ con il vantaggio degli ospiti arrivato grazie al gol fortunoso di Cerri dopo la deviazione di Falcone, ma dopo alcuni minuti di tribolazione l’arbitro Mariani annulla la rete per un controllo con le mani fuori dall’ area di rigore del portiere empolese Caprile (che aveva dato il via all’azione).
Proprio Caprile sarà il migliore dei suoi, e lo conferma con due grandi parate sulla sforbiciata di Gendrey e la zuccata di Dorgu arrivate nel giro di pochi minuti su calci da fermo.
Anche l’Empoli si rende pericoloso su azione da corner, e Falcone nega il gol con un riflesso sulla linea a Zurkowski.
Nella ripresa l’estremo difensore toscano compie ancora un grande intervento sul colpo di testa di Baschirotto, più tardi il tiro a colpo sicuro di Oudin viene deviato in corner da una deviazione avversaria.
Quando la gara sembra avviata verso un pareggio che avrebbe lasciato l’amaro in bocca ai salentini per le occasioni sprecate,ad un minuto dal novantesimo il neo entrato Pierotti ruba palla a Walukiewicz e serve Sansone che con la porta spalancata non deve fare altro che spingere il pallone in rete per un gol pesantissimo che può valere una stagione.
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