di Redazione | 13 Marzo 2015
«Fuori la politica dalla graduatoria Prometeo!». Lo dice Antonella Latorre, amministratore unico della Prometeo s.r.l. (società in House del Comune di Guagnano), rispondendo altrettanto duramente alle aspre critiche mosse qualche giorno fa dal consigliere di minoranza Massimiliano Guerrieri. Oggetto del dibattere la graduatoria risultante dalla selezione pubblica, messa in atto dalla società pubblica guagnanese, per il conferimento di incarichi a tempo determinato in sostituzione del personale assente. Qui di seguito, riportata integralmente e fedelmente, la replica dell’amministratore Latorre.
«La critica di merito del consigliere d’opposizione Massimiliano Guerrieri non è altro che un lungo e noiosissimo sermone con tanto di punti e nota al margine, un vero e proprio attacco di rabbia cieco e disordinato che colpisce la sottoscritta con un’assurda pretesa di ragionevolezza. La mia replica al suo sproloquio sarà pacata e sintetica, specchio della bontà di un operato messo vigliaccamente in dubbio da chi non ha la minima contezza del lavoro che da sempre svolgo scrupolosamente, né possiede la più pallida conoscenza della mia persona.
Mi chiedo soprattutto come mai dubbi e sospetti attorno alla graduatoria Prometeo sembrino turbare tanto il sonno del nostro sapiente consigliere, la cui “lezione” di giustizia e trasparenza arriva anche in estremo ritardo rispetto alla pubblicazione del bando cui si fa riferimento. Ci troviamo probabilmente di fronte all’ennesimo sforzo di remare contro, di opporre resistenza, di tentare una demolizione; è questa la vera ‘idiota abilità’, espressione di una politica distruttiva che porta all’immobilismo. Inoltre, se di vera battaglia politica si tratta, è giusto che si comprenda chiaramente che il condizionamento dei poteri non ha mai riguardato nessuno dei miei gesti e che le mie responsabilità non rientrano certo nel ruolo di ‘capo’ ma sono esclusivamente volte alla gestione dei servizi di pubblica utilità, ottimizzandone costi e risorse.
Dunque, se l’articolo rappresenta uno dei primi vagiti della prossima campagna elettorale, consiglio di andare oltre la mia persona in quanto per nulla interessata al tema. Piuttosto, suggerirei di colmare qualche lacuna in ambito normativo e giuridico e, ripensando alle modalità che caratterizzano il mio lavoro, mi auguro davvero che il consigliere Guerrieri possa vantare altrettanti esempi di impegno nella professione seguiti da risultati concreti e tangibili, che qui certo non dimostra, limitandosi ad alimentare un dannoso clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Fortunatamente, stima e rispetto si guadagnano attraverso il proprio operato, e non con sporadici tentativi di gettare fango sul lavoro altrui.
Appare opportuno, a questo punto, fornire qualche chiarimento tecnico al consigliere, il cui esercizio di stile non si rivela efficace neanche da un punto di vista di pura conoscenza. Innanzitutto, il tentativo di buttare fumo negli occhi del cittadino lo ha talmente distratto da impedirgli di consultare il bando in questione, tuttora presente nell’archivio storico dei bandi del sito internet istituzionale del Comune di Guagnano. Entrando nel merito del bando in questione, poi, solo per uno dei tre profili di candidatura la normativa prevede dei titoli per l’accesso (puntualmente richiesti) e per tutti i profili è stata richiesta la licenza di scuola media inferiore (unico titolo necessario per le candidature messe a bando); l’ordine alfabetico della graduatoria, poi, rappresenta una mera esposizione e non ha in alcun modo inficiato il rispetto della normativa nazionale vigente in tema di pubblico impiego.
Gravi appaiono anche le affermazioni riguardanti l’ISEE –Indicatore della Situazione Economica Equivalente–, che risulta essere un indicatore ufficiale, da non confondere con il concetto di dichiarazione dei redditi. Ma è inutile entrare nel dettaglio delle considerazioni svolte in quanto ciò che viene detto nell’articolo del consigliere Guerrieri ha la valenza di un mero esercizio scolastico, tra l’altro sbagliato, e dimostra ancora una volta la scarsa conoscenza della materia. E’ abbastanza sorprendente e singolare, poi, che un consigliere comunale prediliga l’utilizzo di indicatori del “sommerso” piuttosto che indicatori ufficiali quale è, appunto, l’ISEE.
Insomma, il consigliere avrebbe fatto meglio a chiedere lumi a qualcuno esperto in materia per evitare di fare una figuraccia di questo calibro.
Preciso che non risponderò più ad eventuali ulteriori attacchi di così basso rango da parte di chi ha messo in piedi questa ‘inutile, viziata, illegittima’ e sterile polemica, riservandomi il ricorso alle vie legali, se le circostanze non dovessero offrire altre soluzioni per la tutela della mia immagine personale e professionale».
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